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Morfina 'sparita', la corte dei Conti assolve l'ex primario e due ostetriche dell'ospedale di Orvieto

La vicenda è del 2005. Il fatto venne subito bollato come un banale "errore di natura amministrativa" dall'allora direttore sanitario Edoardo Romoli

ORVIETO - Morfina "sparita", la corte dei Conti assolve l'ex primario e due ostetriche dell'ospedale di Orvieto.  La vicenda, emersa a seguito dei controlli del Nas dell'agosto 2005 e chiusa con sentenza depositata lo scorso 19 aprile dalla magistratura contabile, era legata ad irregolarità nella gestione, tramite il registro di carico e scarico, delle sostanze stupefacenti. In sostanza all'ospedale di Orvieto venne scoperta una fiala di morfina "non utilizzata e dispersa".

 

Il fatto venne subito bollato come un banale "errore di natura amministrativa" dall'allora direttore sanitario Edoardo Romoli. Dall'istruttoria poi è, effettivamente, emerso che una delle ostetriche, come si legge in calce al pronunciamento della magistratura contabile, aveva aperto per errore una fiala e poi l'aveva gettata nei rifiuti, senza annotare il fatto sull'apposito registro di carico e scarico. Pertanto la corte dei Conti, chiamata a pronunciarsi sull'eventuale danno d'immagine al Servizio sanitario nazionale, ha assolto i tre imputati, senza disporre ulteriori accertamenti. Da un punto di vista del danno materiale, l'ostetrica, invece, ha risarcito spontaneamente il valore della fiala. Lo stesso episodio deve ancora essere giudicato in sede penale.

 

Pubblicato il: 06/06/2007

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