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Il costo dell'acqua per Capoccia

L'assessore, anche presidente Ato2 dell'Umbria, attira straordinariamente interrogazioni sul tema, data la sua posizione privilegiata per fornire risposte. E ci ha fatto sapere che potremmo anche avere l'acqua gratis se...

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In ogni Consiglio comunale di Orvieto c'è un'interrogazione a proposito di Ato o SII.

L'assessore Capoccia, anche presidente Ato2 dell'Umbria, attira straordinariamente interrogazioni sul tema, data la sua posizione privilegiata per fornire risposte.

Qualche settimana fa l'assessore rispose a Olimpieri con dati interessanti, tra cui quello che ciascuno di noi, nell'ambito territoriale, spende 50 centesemi la giorno, spesa quindi contenuta, "quanto una bottigia di acqua minerale". Nel Consiglio comunale della scorsa settimana, sempre su interrogazione di Olimpieri sul costo dell'acqua, l'assessore ha poi ricordato che se bevessimo l'ottima acqua di casa risparmieremmo anche quei 50 centesimi e quindi la bolletta non ci costerebbe nulla.
C'è stato anche un attimo di insofferenza dell'assessore riguardo l'insistenza con cui si stigmatizza il costo della bolletta, la cui composizione, ha rammentato, risponde ad un criterio lapalissiano: le spese degli investimenti e della gestione di SII e ATO vengono divise democraticamente, in ogni luogo della provincia, per l'acqua utilizzata e diventano quindi la tariffa che paghiamo.

Dov'è la materia del contendere, si chiede Capoccia.

Forse, suggeriamo noi, gli interroganti vorrebbero capire i costi del Consiglio di amministrazione dell' ATO e della sua gestione, più quelli dalla SII e della sua gestione, più come avvengono tutte le fasi di assegnazione ed esecuzione dei lavori.
Magari potrebbe "scapparci" qualche margine di risparmio e quindi abbassarsi il costo della nostra bolletta, che sarebbe davvero come quello della bottiglia di minerale, che nessuno paga 50 centesimi.

 

Ora ci si sono messi anche Conticelli e Cortoni, che hanno presentato due interrogazioni.

Una sulla SII, riguardo le "continue segnalazioni circa il pesante indebitamento del S.I.I., che sembrerebbe attestato su valori superiori ai 50 milioni di euro".

L'altra sul rapporto tra SII e ATO.

"La SII- scrivono i due consiglieri di Altra Città- attua gli investimenti per tramite del socio privato UMBRIA 2, il quale si avvale a sua volta di un apposito consorzio tra imprese che operano sul nostro territorio provinciale.

In merito a quanto sopra si chiede:

a)      un parere legale circa la legittimità dei rapporti tra SII ed UMBRIA 2 e tra quest'ultimo ed il consorzio suddetto, anche alla luce delle normative nazionali e comunitarie in tema di opere pubbliche;

b)      di conoscere se le imprese che aderiscono al consorzio suddetto siano regolarmente qualificate (iscrizione SOA);

c)      di conoscere le modalità di ingresso al consorzio più volte menzionato."

 La parola a Capoccia.

Pubblicato il: 04/06/2007

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