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Dodicesimo palio per la Cava

Edizione che ha confermato la schiacciante superiorità della contrada rossa giunta al dodicesimo oro. E' il sindaco Mocio a consegnare l'arazzo che porta la firma, come tradizione vuole, dell'artista orvietano Renzo Orsini. Paliotto "di consolazione" a Pistrella grazie al cavaliere Lorenzo Schiavo che si è aggiudicato la gara a premio individuale 

foto di copertina

ORVIETO - Sei per Cava, due per Pistrella, con quattro corse andate nulle. Paliotto "di consolazione" a Pistrella grazie al cavaliere Renzo Schiavo che si è aggiudicato la gara a premio individuale. Si è chiusa così sabato sera la XVIII edizione del palio dell'Oca.

Edizione che ha confermato la schiacciante superiorità della contrada rossa giunta al dodicesimo oro. Mentre si fermano a sei le vittorie nel palma res dei blu. L'ultima edizione fortunata di Pistrella era stata quella del 2005 in cui i cavalieri della squadra si erano affermati su Cava con un punteggio di otto a due.

Gara veloce costellata anche da un piccolo incidente - con un cavaliere pistrellese preso a testate da un cavallo - in una piazza festante e gremita anche se non al completo come in qualche passata edizione. Colpa forse del maltempo che ha imperversato per l'intera giornata mettendo in forse la gara fino all'ultimo.

Il cielo si apre con la cerimonia del campione alle 18 e con esso il cuore dei cavalieri pronti a disputare la competizione. Prima il paliotto e poi il palio, come da qualche anno a questo parte. Se lo aggiudica Lorenzo Schiavo (Pistrella). E le speranze dei blu si accendono. Trovano conferma con l'esordio in gara: primo punto per i blu (Alessandro Baffo). Ma l'entusiasmo dura poca e si infrange definitivamente in una gara che scorre via veloce tra punti tutti rossi o nulli. Pistrella (Emanuele Cecio) torna a segnare l'ultimo punto. Ma ormai non c'è più niente da fare. E tra gli spalti di Cava esplode la festa.

La squadra rossa, capitanata da Fausto Paradiso, riceve il suo dodicesimo riconoscimento. E' il sindaco Mocio a consegnare l'arazzo che porta la firma, come tradizione vuole, dell'artista orvietano Renzo Orsini.

Divertita e partecipe anche la madrina della serata, Marina Ripa di Meana che, giunta da Todi, ha seguito con curiosità e palpitazione ogni fase della gara. Una breve comparsata sulla tribuna d'onore non ha mancato di farla anche il leader di Italia nostra ed ex ministro all'Ambiente, Carlo Ripa Di Meana che ha raggiunto la consorte nella città del Duomo.

Pubblicato il: 04/06/2007

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