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Boom di sms per saperne di più sull’olio acquistato

“A dimostrazione - sottolinea il presidente dell’Aprol Terni Albano Agabiti - di quanto sia importante la tracciabilità per il consumatore”

In pochi giorni sono arrivati oltre un centinaio di sms al numero messo a disposizione dall’Aprol che informa i consumatori, tramite messaggio, sulle caratteristiche dell’olio acquistato. Il servizio, al quale hanno aderito già molti produttori della  provincia di Terni  - che hanno scelto di indicare sulle bottiglie del loro olio il codice lotto che permette di ricevere le informazioni sul prodotto - rientra nel progetto di rintracciabilità che l’Unaprol ha messo a punto per garantire qualità e sicurezza ai consumatori. E’ sufficiente scrivere sull’sms il codice che si trova sull’etichetta dell’olio e inviarlo al numero indicato sempre in etichetta e, dopo qualche istante, arriverà un messaggio di risposta in cui si potrà leggere: l’origine dell’olio, la provincia di raccolta, il nome del produttore, l’acidità, la varietà delle olive, la provenienza delle aziende che hanno fornito la materia prima.  “Un sistema – spiega l’Unaprol - che vede coinvolte 41 associazioni, diffuse su tutto il territorio nazionale, più di 140 frantoi e che ha certificato 144 filiere. Oltre 100 tecnici si sono recati presso le aziende olivicole per supportarle e controllare ogni fase del processo. Un autorevole ente di certificazione del settore agroalimentare, il CSQA, ha controllato tutte le fasi di produzione dell’olio e rilasciato le certificazioni di rintracciabilità di filiera. Tutto questo per offrire la garanzia che l’olio è al 100% italiano. La rintracciabilità della filiera olivicola – conclude l’Unaprol - è l’unico strumento che permette di ricostruire la vita di un alimento descrivendo il processo attraverso il quale è stato ottenuto, gli attori della filiera, la provenienza delle materie prime”.
“Il boom di messaggi ricevuti – sottolinea Albano Agabiti, presidente dell’Aprol Terni – dimostra quanto sia importante per i consumatori sapere cosa acquistano e cosa mangiano. Sicurezza, qualità e trasparenza sono le tre parole chiave che, chi compra, vuole sentirsi garantire. Proprio per  questo come Aprol Terni stiamo investendo molto nella tracciabilità. Abbiamo messo a punto un progetto: “Miglioramento dell’impatto ambientale in olivicoltura, elaborazione di buone pratiche agricole, basate su criteri ambientali, adattati alle realtà locali”, al fine di arrivare alla stesura di un disciplinare di produzione basato su tecniche colturali ecosostenibili ed ecocompatibili. Questo perché – conclude Agabiti –  un olio, così come un qualsiasi prodotto alimentare, necessita di un ambiente sano per raggiungere un ottimo livello qualitativo”.  


 

 

Pubblicato il: 30/05/2007

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