Gli animalisti italiani chiedono ad Orvieto un segno di civiltà

ORVIETO - "Gli animalisti italiani chiedono ad Orvieto un segno di civiltà". Suona così l'invito lanciato ieri dagli animalisti alla festa della Palombella che si celebra domenica prossima sulla piazza del Duomo di Orvieto col rituale tradizionale, da qualche anno a questa parte, dell'animale vivo nella raggiera protetto dal plexiglass contro il crepitio dei mortaretti. Sarebbe questo "il dramma della palombella di Orvieto" come definisce enfaticamente la festa l'associazione "Animalisti italiani" che torna a protestare contro l'uso del piccione vivo, annunciando evidentemente anche la presenza di propri rappresentanti in piazza. L'alternativa per la quale gli animalisti da anni ormai combattono è quella della colomba viva. Proposta che si rifà avanti anche quest'anno, dopo tavoli andati a monte e prospettive infrante. Insomma quella di domenica sembra che sarà di nuovo una Palombella contestata. "Questa non è compassione - tuonano contro il cerimoniale - questa non è religione, questa non è pietà, questa è solo crudeltà".