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Si inaugura con la Scarzuola lo "Slow Tour" della condotta Slow Food di Orvieto

Prima tappa Montegiove e la Scarzuola poi, il 1° giugno, tutti a Ficulle a festeggiare l'avanti festa della Repubblica presso la Cantina VITALONGA.

Il 22 giugno, festa del Solstizio d'Estate a Orvieto con il pesce di lago e i vini di Bigi al ristorante " LA VOLPE E L'UVA"

 

foto di copertina

Grande la soddisfazione della condotta Slow Food di Orvieto per la riuscitissima iniziativa di sabato 19 maggio che la Cooperativa Terra di Montegabbione ha scelto di condividere con i soci Slow Food orvietani e i sommeliers della FISAR. In programma, una visita al quel santuario delle meraviglie iniziatiche che è il convento della "Scarzuola", con cena finale presso il ristorante di campagna "Cantagallina".
Il rinnovato stupore dinanzi alle creature architettoniche-metafisiche di Tommaso Buzzi è indice di una profondità abissale dal quale rampolla una inesausta sorgente di significati mai definitivi. La "Città ideale" di Buzzi è un "work in progress" incredibilmente copioso, affidato al genio di Marco Solari, nume dell'Opera e Guida socratica di superba ironia.

A cena, appuntamento ugualmente slow con alcune gemme enogastronomiche del territorio: la Porchetta di Montegiove, il Farro e le Fave di Parrano, la Sella di San Venanzo e il Baffo di Monteggabione. Un insieme gaudente anticipato dai crostini della tradizione a base di lardo, fegatini e altre ghiotte intensità.

Superbi i vini.  Ad aprire il "Bianco dei Neri", blend di Chardonnay e Sauvignon frutto dei declivi di Bardano e della passione vignaiola di Enrico Neri. Un vino di grande piacevolezza, fresco, sorprendente per il delicato equilibrio tra il tessuto aromatico e la tenuta acida. Armonioso all'olfatto e al gusto, dichiara note di fiori gialli, mela golden, banana, frutti tropicali e lievi sentori di ginestra e salvia.

Il "Camerti" 2003, Pinot Noir della Tenuta Corini di Montegabbione, apriva la sezione dei rossi. Un vitigno ostico, il Pinot Noir, croce e delizia dell'enologia mondiale e che, a Montegabbione, pare aver trovato una speciale terra di elezione. Merito, ci pare, di tre elementi: il "terroir" caratterizzato da un microclima particolarmente adatto, la cura maniacale del vigneto con basse rese per ettaro e la presenza di Riccardo Cotarella come enologo. Toni smaltati, con una certa esuberanza alcolica e una importante spina acida-tannica. Poi, una teoria di amarene, viole e sentori evoluti di bosco. Sette mesi in barrique di primo passaggio.

Il "Frabusco" 2003 terminava la serata. Un vino di territorio con un terzo di temperata modernità (Sangiovese, Montepulciano e Merlot in parti uguali). In barrique per dodici mesi. È di colore rubino compatto; al naso si avverta la polpa compatta dei frutti rossi in confettura, spezie dolci, delicata liquirizia. Grande vino, dall'imponente struttura tattile.

Una grande serata conclusa all'insegna dell'amicizia e della piacevolezza.

Lo " Slow Tour" alla scoperta dell'Orvietano e promosso dalla condotta di Slow Food di Orvieto vedrà la Cantina Vitalonga dei fratelli Maravalle protagonista del prossimo appuntamento in programma la sera del 1° giugno 2007. Si tratta di una speciale festa in onore della Repubblica Italiana (che è anche la Repubblica dei più buoni vini del mondo) da festeggiare con una pletora di piatti tricolori e con i vini bianchi e passiti della Cantina Custodi e i fenomenali rossi di Vitalonga.

Per informazioni  e PRENOTAZIONI  cena del 1 giugno e cena del 22 giugno Condotta  Slow Food ORVIETO  : 3479125494

Pubblicato il: 22/05/2007

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