Spoleto e la Valnerina in provincia di Terni.
Voto trasversale in Consiglio provinciale per allargare la provincia di Terni con la Valnerina e lo Spoletino.
Cronaca
Decentramento amministrativo e gestionale, riforma endoregionale( termine tipico di una malattia, localizzata probabilmente nello stomaco), riequilibrio territoriale tra le due province umbre, policentrismo, rappresentanza politica in Consiglio regionale, nuova legge elettorale, ruolo degli Enti locali, federalismo.
Questi ed altri gli argomenti emersi dal dibattito svoltosi in Consiglio provinciale e sollevato da due mozioni presentate dai Gruppi di maggioranza e dal Gruppo di An.
Dopo una approfondita discussione, che ha coinvolto molti consiglieri, si è pervenuti all’approvazione di un ordine del giorno che ha fatto registrare il voto favorevole di tutti i gruppi politici, sia di maggioranza che di minoranza, e 3 voti contrari: due del gruppo diesse ed uno di Fi.
Nella risoluzione finale si impegnano il Presidente della Provincia e la sua Giunta «a farsi promotori nei confronti della Regione dell’Umbria e del Consiglio regionale, della Commissione per lo Statuto e del Consiglio delle Autonomie locali, dei Comuni e delle Comunità interessate di un’azione di sostegno alla proposta di riequilibrio territoriale, con l’inserimento dei territori della Valnerina e dello Spoletino nella provincia di Terni, tenendo conto di quanto previsto dall’art.133 della Costituzione e dall’art.21 del decreto legislativo 267/2000».
Un’ulteriore richiesta è finalizzata ad «organizzare un’iniziativa politica, con il coinvolgimento delle Istituzioni e di tutte le forze socio-economiche e sindacali dei territori interessati, per dibattere approfonditamente le problematiche e le iniziative da intraprendere, proponendo anche forme di consultazione referendaria delle popolazioni coinvolte».
L’impostazione del documento è stata condivisa da vari consiglier, al di là degli schieramenti, come
Alberto Sganappa, Sdi , Mario Montegiove, An Il Presidente Andrea Cavicchioli ha affermato che “è fondamentale discutere su come realizzare il
Contrario alla risoluzione, pur condividendone alcuni aspetti, si è dichiarato, invece, il Consigliere diesse Giuseppe Ricci, il quale ha tenuto a sottolineare che «la risoluzione è limitativa, proponendo una soluzione semplificata rispetto alla complessità dei temi. Il problema vero risiede nell’applicazione del decentramento di funzioni e poteri a Province e Comuni, che non implica necessariamente il riequilibrio territoriale. In Umbria dobbiamo realizzare una rete di territori, esaltando e valorizzando i nostri ambiti e la formazione policentrica della nostra regione. Questa è la risposta reale al decentramento endoregionale”.
Sulla stessa lunghezza d’onda i Consiglieri Luca Regoli, Fi e Roberto Forbicioni, diesse.
Pubblicato il: 23/12/2002