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Immigrazione in rete: comunicare per integrare

Informazioni utili per trovare  lavoro e  casa, per l'istruzione e la salute, ma anche notizie sull'iter burocratico  per entrare e vivere nel nostro Paese e in Umbria

Informazioni utili per trovare  lavoro e  casa, per l'istruzione e la salute, ma anche notizie sull'iter burocratico  per entrare e vivere nel nostro Paese, per ottenere la cittadinanza italiana, un servizio di rassegna stampa internazionale e il testo della costituzione.  C'è tutto questo, e non solo, nel portale www.immigrazioneinumbria.it presentato dall'assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara, e dall'assessore alla promozione delle attività culturali e sociali della Provincia di Perugia, Pier Luigi Neri.
Il portale, realizzato dalle Province di Terni e Perugia -con quest'ultima nel ruolo di capofila - e cofinanziato dalla  Regione Umbria, rientra nel progetto sovra-ambito "Immigrazione in rete: comunicare per integrare" e nasce da una ristrutturazione del sito già attivato in precedenza. 
 "I migranti non sono solo manodopera a basso costo - ha detto Stufara - ma persone che arrivano nella nostra regione e che, in un'alta percentuale di casi, decidono anche di fermarsi. In Umbria infatti, stiamo assistendo ad una stabilizzazione dei flussi migratori ed è quindi necessario moltiplicare gli sforzi e le informazioni per favorire l'integrazione di chi arriva inseguendo un progetto di vita migliore. Il portale rientra proprio in questo contesto  e si propone di dare informazioni utili e in modo veloce su aspetti pratici e burocratici".
L'assessore Pier Luigi Neri ha evidenziato che proprio da una mancata integrazione originano fenomeni che destano negli umbri un senso d'insicurezza ed uno sconvolgimento delle relazioni. "E' ciò che accade anche a Perugia - ha detto Neri - dove gli appartamenti di alcuni quartieri della città sono subaffittati ad immigrati clandestini dietro un canone mensile altissimo, spesso calcolato a posto letto. Tutto ciò dà un'identità negativa al quartiere e genera insicurezza, invivibilità ed un danno economico per il commercio". Secondo Neri quindi, "l'integrazione deve passare attraverso l'affermazione dei diritti degli immigrati che devono essere messi nelle condizioni di vivere bene".  Nell'ambito del progetto "Immigrazione in rete"-  che prevedeva una fase di formazione -  è stata realizzata una ricerca curata dal ricercatore Paolo Montesperelli e condotta da rappresentanti degli Ambiti territoriali. "Lo studio evidenzia che la società umbra è attraversata da un mutamento radicale - ha riferito il ricercatore - Le nazionalità presenti nella regione sono 109 e, di conseguenza, ci è sembrato interessante rilevare l'atteggiamento degli umbri".
Dalla ricerca emerge che la maggior parte degli intervistati ha relazioni con immigrati e che non sono diffusi atteggiamenti discriminatori. Pochi anche i soggetti condizionati da stereotipi xenofobi del tipo, "gli immigrati rubano il lavoro o diffondono malattie".
"Ma per la maggior parte degli intervistati gli immigrati che vivono in Umbria sono 'molti' - ha riferito Montesperelli -  addirittura la percezione della loro presenza è quadruplicata dal punto di vista numerico. Ciò crea un allarme per l'ordine pubblico, ma anche una sorta di competizione in ambito abitativo e per la fruizione dei servizi per l'infanzia". A pensarla così - ha precisato Montesperelli -  sono prevalentemente gli uomini con bassa scolarizzazione e scarsa apertura alle realtà internazionali".
Per Stufara "la politica degli ultimi anni ha contribuito ad indurre nei cittadini questo senso d'insicurezza individuando nei migranti il capo espiatorio di fenomeni devianti. A proposito servono iniziative di comunicazione - ha concluso - per far conoscere bene la realtà".

Pubblicato il: 13/05/2007

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