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Ecco i nuovi soci della Fondazione CRO

I nomi sono stati ufficializzati ieri dal presidente della Fondazione, l'architetto Torquato Terracina nella conferenza stampa che è servita ad illustrare i brillanti risultati dell'esercizio 2006

foto di copertina

ORVIETO - Il dottor Massimo Bracaccia, diabetologo dell'ospedale di Orvieto, il notaio ternano, Filippo Clericò, il direttore scientifico della fondazione Faina, consigliere dell'Opera del Duomo e neo assessore Giuseppe Maria Della Fina, il cardiologo Sergio Maria Farina, l'imprenditore Enrico Fiorenzi, il dottor Nicola Foti, radiologo presso l'ospedale di Orvieto, il manager Q8 Alessandro Gilotti, don Ruggero Iorio, anche lui consigliere dell'Opera del Duomo, l'imprenditore Alessandro Paci, la commercialista Anna Maria Madeo, il primario di oculistica, Enrico Poddi, l'avvocato Angelo Ranchino, l'imprenditore vinicolo, Antonino Scambia, il presidente di Confindustria Orvieto, Sergio Spadoni e il coordinatore del sistema museale del lago di Bolsena, Pietro Tamburini. 

Sono questi i 15 nuovi soci - per la gran parte anticipati da "Il Giornale dell'Umbria" - che hanno fatto il loro ingresso all'interno dell'assemblea della Fondazione Cro. Tutti i nomi sono stati ufficializzati ieri dal presidente della Fondazione, l'architetto Torquato Terracina nella conferenza stampa che è servita ad illustrare i brillanti risultati dell'esercizio 2006.

Ma l'assemblea, come ha reso noto l'architetto, ha nominato anche 4 soci onorari in segno di gratitudine per le donazioni che la Fondazione ha da essi ricevuto. Si tratta di Graziella Fravolini, Paolo Pollidori, Giovanna Principe, Maria Clara Schiffrer.
Restano da nominare una decina di soci per arrivare ai 65 previsti (la riduzione del numero è stato deciso lo scorso anno dall'assemblea) e completare il rinnovamento dell'organismo consultivo della Fondazione. "Si va verso un'assemblea sempre più rappresentativa degli interessi del territorio", spiega il presidente. "I nomi saranno fatti entro il prossimo esercizio", conferma anche l'avvocato Adolfo Ciardiello, segretario della Fondazione. Intanto, è ancora pendente al vicenda giudiziaria per l'opposizione di quattro soci alla decadenza dichiarata nell'aprile del 2005.

Quanto ai numeri dell'esercizio, invece, l'investimento del patrimonio ha dato "risultati superiori alle attese" - come ha detto Terracina, attestandosi al 5,05% netto; mentre la redditività è stata pari al 4,02% netto. Ciò ha determinato maggiori risorse a disposizione per l'attività erogativa, che sono passate da 1milione 303mila 976 euro dell'esercizio 2005 a 1milione 737mila 150 euro in quello del 2006.

Anche l'operazione d'aggregazione in atto con il gruppo Intesa Sanpaolo è vista come "un'altra importante opportunità di crescita" in considerazione del fatto che CariFirenze assumerà il ruolo di capogruppo degli Istituti di Credito locali del centro Italia.

 

Pubblicato il: 12/05/2007

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