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La Regione Umbria parteciperà alla Conferenza nazionale sulla famiglia. Ma l'assessore Stufara non ci sarà

Mentre la regione comunica la sua fattiva partecipazione alla conferenza indetta da Rosy Bindi, l'assessore Stufara, a titolo personale, dichiara il suo dissenso dal ministro e non parteciperà all'incontro di Firenze

La Regione Umbria parteciperà alla Conferenza nazionale sulla famiglia, che si svolgerà a Firenze dal 24 al 26 maggio. Lo annuncia la presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, che sottolinea come la definizione di un Piano nazionale per la famiglia, obiettivo della Conferenza, "deve vedere la partecipazione attiva di tutti i soggetti istituzionali, e le regioni prima di tutti, che hanno una importante e delicata competenza per le politiche sociali. Inoltre l'Umbria, Regione capofila nell'ambito della Conferenza delle regioni italiane per lo specifico settore delle politiche abitative, avrà modo di offrire in questo settore, come nel più generale dibattito, la sua esperienza ed il suo contributo. A Firenze - ha proseguito Lorenzetti - andremo anche forti degli importanti elementi di riflessione e delle indicazioni emerse nel corso del nostro recente Forum regionale sul welfare, che ha confermato la centralità delle politiche sociali e della famiglia nelle strategie di governo della Regione".
 "Abbiamo sempre apprezzato l'attenzione data da questo Governo alle politiche della famiglia, confermata con le concrete misure previste dalla Finanziaria, e dalla sua precisa indicazione di predisporre il Piano nazionale per la famiglia. Non posso quindi che accogliere l'invito del Ministro per la famiglia, Rosy Bindi, a contribuire, tutti insieme, a mettere in atto nuove politiche per colmare i ritardi accumulati in tanti anni e a restituire alla famiglia un ruolo di protagonista dello sviluppo e della crescita dell'Italia"

Damiano Stufara, assessore alle politiche sociali della Regione Umbria, ha deciso, a titolo personale, di non partecipare alla Conferenza Nazionale sulla Famiglia, in programma a Firenze dal 24 al 26 maggio. "Ho appreso delle dichiarazioni del ministro delle politiche per la famiglia, Rosy Bindi - ha spiegato oggi Stufara in una dichiarazione. La volontà pubblicamente espressa dal ministro di non invitare alla Conferenza Nazionale sulla famiglia le organizzazioni rappresentative degli omosessuali e delle coppie di fatto, sia eterosessuali che omosessuali, ha destato in me sconcerto, e mi ha indotto a svolgere un'attenta riflessione".
"Sono reduce - così prosegue la dichiarazione di Stufara - dall'ottima riuscita, nei giorni scorsi, del primo Forum regionale sul welfare, che ha segnato un momento di svolta in Umbria anche in termini di partecipazione ed ha inaugurato quella 'strategia dell'ascolto' per la quale tutti, e sottolineo tutti, i soggetti a diverso titolo interessati alla riflessione sulle nuove traiettorie dello stato sociale hanno la concreta possibilità di avere diritto di parola e di partecipare a determinare le scelte che attengono la programmazione futura. Questo metodo impone a tutti i soggetti politici, istituzionali e sociali, di confrontarsi sul merito delle questioni e delle criticità, lasciando altrove la tendenza ad alimentare un dibattito politico che troppo spesso si fonda sugli opposti ideologismi e sull'enfatizzazione degli elementi di divisione, anziché aggregare le diverse energie su obiettivi condivisi".
"Personalmente reputo un errore la decisione del ministro Bindi, soprattutto perché discriminante e contraria alla necessità di un confronto largo e che, laicamente, si fondi non su astratte teorie, ma sulla concretezza della realtà e delle dinamiche sociali, riaffermando la necessità di un welfare universalistico, che garantisca i diritti a tutte le persone".
 "Sulla base di questa riflessione, e non certo a cuor leggero, ho assunto la decisione a titolo personale e senza che la stessa risulti impegnativa per l'esecutivo regionale di cui faccio parte, di non partecipare alla Conferenza Nazionale sulla Famiglia".

Pubblicato il: 14/05/2007

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