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Esercitazione d'incidente sull'A1

L'esercitazione organizzata da 118 provinciale diretto dal dottor Franco Barbabella, stradale, i vigili del fuoco e la protezione civile. Presenti 15 operatori tra 118 e Croce Rossa, 2 truccatori, 3 squadre di vigili del fuoco, 3 pattuglie della stradale, 4 mezzi e un punto medico avanzato della protezione civile, e infine, i mezzi della società Autostrade
Fotogallery dell'esercitazione

foto di copertina

ORVIETO - Più attraversamenti per il soccorso autostradale, mezzi idonei e veloci per giungere tempestivamente e in maniera efficace sul posto, sistemi di allarme per i centri abitati e il coinvolgimento degli Enti (Società autostrade e Ferrovie) nei piani comunali per le emergenze. Sono le prime necessità evidenziate dalla simulazione d'incidente autostradale realizzata ieri mattina presso l'area di sosta Ritorto di Fabro sulla carreggiata nord dell'A1 grazie al coordinamento di una cinquantina di operatori tra 118 provinciale, Stradale, vigili del fuoco, protezione civile e società Autostrade. L'obiettivo era quello di sperimentare l'efficacia di un sistema integrato interforce che debba intervenire nella situazione di un incidente autostradale, con dispersione di sostanze pericolose o esplosive in prossimità di un centro abitato.  

Lo spettacolare incidente con tre feriti (un'automobile che sbanda causando il tamponamento da parte di una seconda vettura di un autocarro che trasporta sostanze pericolose) ha fatto emergere una lista di priorità che saranno ora oggetto di ulteriori incontri ed esercitazioni.  Primo fra tutti l'esigenza di una frequenza radio unica attraverso cui gli operatori, ogni giorno sulle strade, e a maggior ragione nei casi di maggior rischio per l'incolumità delle popolazioni, possano comunicare per gestire efficacemente l'emergenza.  

In particolare, questo aspetto sarà oggetto di un prossimo incontro in Prefettura.  L'esercitazione - organizzata dal 118 provinciale diretto dal dottor Franco Barbabella, la stradale, i vigili del fuoco e la protezione civile - ha visto la collaborazione di 15 operatori tra 118 e Croce Rossa, 2 truccatori, 3 squadre di vigili del fuoco (intervenuti con 4 mezzi), 3 pattuglie della stradale, 4 mezzi e un punto medico avanzato della protezione civile, e infine, i mezzi della società Autostrade. Ed è stata realizzata lungo il tratto orvietano dell'A1 che ha un triste primato di pericolosità per poter contare all'incirca 500 morti dalla sua apertura.

Pubblicato il: 10/05/2007

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