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Il mercato del mattone entra nella sua fase critica

Secondo le principali agenzie della Rupe, il mercato immobiliare, soprattutto paragonato agli andamenti dell'anno scorso, è particolarmente sofferente

di Sara Simonetti

ORVIETO - Il mercato del mattone entra nella sua fase critica. Secondo le principali agenzie della Rupe, infatti, che si tratti di affitto o acquisto, il mercato immobiliare, soprattutto paragonato agli andamenti dell'anno scorso, è particolarmente sofferente. Uno, in particolare, il principale motivo che ha portato gli specialisti del settore a giungere a questa triste realtà. "Fino a pochi anni fa - spiegano dalla Tirsena - la tendenza generale era di avere poca offerta di immobili a disposizione, sia per quanto riguardava gli affitti che gli acquisti, a fronte di una massiccia richiesta sia da parte di italiani che di stranieri". Negli ultimi due anni, però, tale paradigma sembra essere stato totalmente stravolto. "Attualmente - argomentano dall'agenzia - l'offerta supera di netto la domanda di immobili da acquistare o da affittare". Una realtà, questa, che porrebbe a questo punto, un interrogativo fondamentale sul perché, nonostante non ci sia poi così tanta richiesta, continuino a spuntare come funghi complessi immobiliari e case in ogni dove. In questo scenario, però, il dato inconfutabile è che il mercato immobiliare sembra maggiormente attivo nelle zone periferiche dove, rispetto al centro storico, soprattutto per quanto riguarda l'acquisto, gli affari vanno piuttosto bene.
E tra le zone della periferia più in voga per chi decide di investire nel mattone, in cima alla lista, c'è il popoloso quartiere di Ciconia, seguito a ruota da Porano e Sferracavallo. Ed è proprio a Porano dove l'offerta combacia perfettamente con la richiesta consacrandosi come il paese del comprensorio orvietano più gettonato. "Per quanto riguarda gli affitti di appartamenti residenziali - affermano dalla Galli immobiliare - la curva della domanda cresce soprattutto nel centro storico". Le aree della Rupe più richieste spaziano dal pieno centro a San Giovenale e piazza del Popolo e i maggiori clienti, per una percentuale che si aggira intorno al 70 per cento, sono italiani mentre il restante 30 per cento è costituita da stranieri. Per quanto riguarda la tipologia di contratto, quella preferita è l'annuale. "Il cliente - dicono dalla Galli - è sempre più dinamico e disposto allo spostamento, ragion per cui, le forme contrattuali che preferisce sono quelle che vanno da un minimo di 3 mesi fino ai 18, anche se il contratto annuale è attualmente quello più utilizzato". Piuttosto stabili, invece, sono i prezzi del mercato. Acquistare un appartamento al centro storico costa, mediamente, 2mila euro al metro quadrato e se l'immobile presenta elementi caratteristici (come affreschi, travi in legno a vista ed è particolarmente luminoso) il prezzo può anche arrivare ai 3500 euro. Un po' più modica la cifra da sborsare per un appartamento in periferia dove il costo al metro quadro è di circa 1000-1500euro. Dalle 300 euro minime, invece, per l'affitto di un monolocale al centro storico, si può facilmente arrivare anche ai 1000 euro mensili oltre gli 80 metri quadrati di spazio. E sia che si tratti di immediata periferia, come lo Scalo, Ciconia o Sferracavallo, che di comprensorio, i prezzi per l'affitto partono dalle 200euro fino a salire anche alle 800 euro ogni mensilità.

Pubblicato il: 08/05/2007

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