Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Mocio: 'Entro mercoledì la nuova giunta. E poi, senza più incertezze, dritti verso la realizzazione di tutti gli obiettivi'

Così il sindaco, rimasto fino a questo momento "mimetizzato" ai margini della crisi, indica la via d'uscita dal pantano politico-amministrativo delle ultime settimane e spiega che questo "tirarsi fuori" del primo cittadino, da tutto quanto accaduto, è stato un'espressa volontà

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - Entro mercoledì la nuova giunta. E poi, senza più incertezze, dritti verso la realizzazione di tutti gli obiettivi. Così il sindaco Stefano Mocio, rimasto fino a questo momento "mimetizzato" ai margini della crisi, indica la via d'uscita dal pantano politico-amministrativo delle ultime settimane e spiega che questo "tirarsi fuori" del primo cittadino, da tutto quanto accaduto, è stato un'espressa volontà.

Sindaco, siamo alla fine di una travagliata crisi. A quando la nuova giunta? E soprattutto è convincente la rosa dei tre nomi dei Ds?

"Non sono tre, innanzitutto, ma molti di più. Mi sto orientando attraverso dei colloqui e, ovviamente sto ragionando sulla base del criterio della logicità delle deleghe da affidare. Ma entro il consiglio comunale di mercoledì la nuova squadra sarà pronta".

E poi?

"Nelle ultime settimane sono stato impegnato a chiudere importanti questioni programmatiche a livello provinciale e regionale, in modo da andare spediti, dopo la ricomposizione dell'esecutivo, nel merito degli impegni da portare a termine".

Crede che ci siano i presupposti per creare una squadra che garantisca questo obbiettivo?

"Sarà la maggioranza, non la giunta, a dover garantire questo. In questi tre anni abbiamo dovuto affrontare molte difficoltà. E' vero, abbiamo accumulato innegabili ritardi su pratiche strategiche per la città, ma l'attività amministrativa è andata avanti e d'ora in poi, in questi due ultimi anni di mandato, si vedranno i risultati".

Le è stato rimproverato di non aver voluto portare la crisi in consiglio comunale

"Non siamo al parlamento"

A parte le battute

"Non lo prevede nessuna normativa. Ho riferito in consiglio delle dismissioni dell'assessore al Bilancio e farò la stessa cosa mercoledì per quelle del vicesindaco e dell'assessore alla Cultura. Questo prevede la procedura che è stata perfettamente rispettata. Fermo restando che delle difficoltà se ne potrà tranquillamente parlare. Anche mercoledì stesso".

Durante tutto questo periodo lei non è mai intervenuto, se non una volta, per un appello all'unità della coalizione. Non pensa, in questo modo, di aver dato l'idea di un sindaco che non ha gestito direttamente le difficoltà?

"No assolutamente Sono stato volutamente in silenzio. Un sindaco non entra nelle questioni politiche. Un sindaco è al di sopra delle beghe di partito: per lui non conta la politica, ma i fatti".

E allora per parlare di "fatti": dalle associazioni di categoria sono arrivate durissime critiche sui temi dello sviluppo. Quale sarà la prima concreta risposta dell'amministrazione?

"C'è la comune volontà di trovare un punto di sintesi. Partiremo, intanto, con l'inserire le associazione all'interno dei tavoli tematici guidati dai nuovi assessori che inizieranno a lavorare già dalla prossima settimana"

Sempre in tema di ritardi e di "fatti", la Piave è una nota dolente. La soluzione per la rifunzionalizzazione è fuori ormai da ogni tempo massimo annunciato.

"Tra martedì e mercoledì sono pronto a parlarne ufficialmente"

Pubblicato il: 07/05/2007

Torna alle notizie...