Campanile di luce per il duomo. Nessuno si esprime

ORVIETO - Ha colto un po' tutti di sorpresa l'idea di un fascio luminoso a mo' di campanile virtuale per la Basilica Cattedrale.  Sull'idea - illustrata dal presidente della Fondazione Cro, Torquato Terracina, nell'ambito del progetto d'illuminazione artistica finanziato dall'Ente per 200mila euro, progetto che dovrebbe essere pronto nell'arco di un paio di anni - non si sbilancia praticamente nessuno.  Più che altro perché non se ne conoscono i particolari.  Questo vale per il vescovo, monsignor Giovanni Scanavino che dice, comunque, di non ignorare il progetto e l'interessamento di Enel, sia per il consigliere dell'Opera del Duomo, Daniele Di Loreto, che giudica l'idea del campanile luminoso "una cosa certamente insolita, ma sulla quale non posso esprimermi oltre - puntualizza - non avendo la piena conoscenza del progetto".  Di Loreto concorda anche sull'attuale cattiva illuminazione della piazza che definisce "carente".  Dare un campanile al complesso monumentale del Duomo era stata un'idea cullata anni addietro dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio.  Il progetto aveva fatto gridare allo scandalo suscitando aspre polemiche e, alla fine, era stato stoppato.  

L'unica cosa certa, comunque, per il momento è che c'è l'intenzione di dedicare alla piazza della Rupe famosa in tutto il mondo un progetto d'illuminazione artistica mirato.  E che, qualsiasi esso sia, dovrà passare per il beneplacito della Soprintendenza e dell'Opera del Duomo.  

Del progetto è stato incaricato l'ufficio illuminazioni artistiche di Enel Spa già responsabile in Umbria di importanti progetti quali quelli che danno luce alla Basilica di San Francesco d'Assisi e al Duomo e alla piazza di Spoleto.