In principio erano 'Sette giorni divini e due notti bianche'

ORVIETO - In principio erano "Sette giorni divini e due notti bianche", ma a Terni come ad Orvieto - nell'edizione prologo della manifestazione al via oggi fino al 30 aprile - vanno tristemente in fumo le notti bianche.  E se nella città dell'Acciaio a mettersi di traverso è stata la concomitanza del Calendimaggio, sulla Rupe l'ostacolo per cui la rassegna (organizzata da Fb group in collaborazione con la Strada dei vini etrusco romana) si presenta al taglio del nastro come "Sette giorni divini nella provincia di Terni" è stata la mancata concessione delle piazze, ufficialmente per problemi di parcheggio.  

Con tutti i mal di pancia del caso, e l'immancabile trascico di polemiche, ecco allora oggi al via la settimana dedicata a Bacco, monca, appunto, della attesa notte bianca.  Un'opportunità persa che non ha scemato però l'entusiasmo dei molti produttori (quattordici le cantine aderenti) e degli imprenditori (tredici i locali ufficiali della manifestazione sulla Rupe) che hanno risposto con convinzione ed entusiasmo all'iniziativa.  E' così che la notte bianca del vino si trasferisce all'interno di ristoranti ed enoteche con appuntamenti non stop dalle 18 di stasera (si parte con il banco d'assaggio al palazzo del Popolo con la Strada dei vini etrusco romana) fino a tarda notte, nei locali aderenti.

La manifestazione si svolge in contemporanea a Terni, Orvieto, Amelia, con appuntamenti anche a Ficulle.  

Sulla Rupe la rassegna offre anche percorsi guidati presso il pozzo della Cava sul fil rouge "Le Grotte il Vino e la Ceramica".  Oltre ad un incontro tecnico a tema, giovedì prossimo, presso la sala dei Quattrocento di palazzo del Popolo su "Umbria: verde rinascita dell'italico vino" che vedrà protagonista Luca Maroni, ma anche gli enologi e i produttori del territorio. Sarà presente l'assessore regionale alla Cultura, Carlo Liviantoni e il presidente della strada dei vini etrusco romana, Fabrizio Bellini.