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Tredici nuovi soci per la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto

Si attende il sì decisivo dei diretti interessati, ma sarebbe ormai praticamente cosa fatta l'ingresso nell'assemblea dei nuovi soci. Chi sono...

ORVIETO - Tredici nuovi soci per la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. Si attende il sì decisivo dei diretti interessati, ma sarebbe ormai praticamente cosa fatta l'ingresso nell'assemblea dei soci della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto di tredici nuovi membri.  Mentre altri ne verranno ancora a breve.  Per il momento trapelano soltanto alcuni nomi tra quelli che dovranno andare a rimpiazzare i molti soci decaduti.  Tra questi c'è una terna di dottori, orvietani e non: il diabetologo, Massimo Bracaccia, l'oculista, Enrico Poddi e il cardiologo, Sergio Farina.  Ma sempre per restare nel campo dei professionisti, sembra prossimo a fare ingresso nell'assemblea della Fondazione anche un notaio della città dell'Acciaio e la commercialista orvietana Anna Maria Amadeo.  Altri nomi sarebbero stati pescati, invece, nel panorama dell'imprenditoria locale. 

 

Si tratterebbe - il condizionale è d'obbligo - di Enrico Fiorenzi dell'omonimo concessionario moto di Orvieto scalo e Alessandro Paci, altrettanto noto concessionario orvietano. Infine, in rappresentanza del mondo culturale e scientifico, figurerebbe anche il nome del professor Giuseppe Della Fina, direttore scientifico della Fondazione Museo Faina e, attualmente, anche fabbriciere dell'Opera del Duomo.  

 

L'ufficialità, comunque, non arriverà prima di un mese circa. Mentre altre nomine ancora sono attese a breve per completare il rinnovo dell'organismo.  Intanto, ieri pomeriggio, la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto ha compiuto il passo fondamentale che la proietta verso il nuovo anno.  Al vaglio del consiglio di indirizzo, presieduto dall'architetto Torquato Terracina, è passato, infatti, il bilancio e il piano degli investimenti.

 

I nuovi soci vanno a siostituire i decaduti. Infatti, con una lettera formale recapitata a domicilio, il 26 aprile 2005 decadevano 21 soci della Fondazione Cro: partiva un'operazione volta a rendere effettivamente funzionale il consiglio d'amministrazione, secondo la versione dell'Ente, volta ad allontanare possibili oppositori, invece, secondo la versione di alcuni soci raggiunti dal provvedimento.

Al punto che la vicenda ha avuto anche un'appendice giudiziaria con l'impugnativa della decadenza da parte di alcuni soci. L'allontanamento dall'assemblea venne ratificato in riferimento allo statuto che prevede la decadenza nel caso in cui i soci siano assenti per 3 volte consecutive alle riunioni.

"Le nuove nomine arriveranno con tutta calma - diceva il presidente Terracina a febbraio 2006 - anche se possiamo già anticipare che è nostra intenzione rinnovare profondamente la Fondazione con l'ingresso di molti giovani".

Pubblicato il: 21/04/2007

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