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La coalizione si riunisce per la prima volta dopo la dolorosa crisi scoppiata a Palazzo

L'incontro è atteso tra oggi e domani. Anche per capire le intenzioni di Rifondazione, che ha pronto un elenco di priorità da sottoporre al sindaco

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ORVIETO - E' attesa tra oggi e domani la maggioranza al Comune di Orvieto. La coalizione si riunisce per la prima volta dopo la dolorosa crisi scoppiata a Palazzo. Il confronto è atteso anche per capire le intenzioni di Rifondazione che ha pronto un elenco di priorità da sottoporre al sindaco. Questioni dirimenti, in grado di segnare per il partito la decisione tra lo strare dentro o fuori la maggioranza.

Intanto, alla conferenza dei capigruppo di lunedì la proposta di An di discutere la crisi in Consiglio è stata tacciata dai Ds di essere "la solita proposta strumentale e demagogica". Mentre, sempre in quel vertice, che si è tenuto per discutere dei nuovi regolamenti per la redazione dei verbali delle commissioni è scoppiato anche un altro guaio.

Piccini, capogruppo del PdCi, non si è trovato d'accordo con la proposta venuta avanti di verbalizzare in maniera sintetica su dettatura al termine degli incontri. E adesso, se non dovesse essere accettata la proposta di verbalizzare, sì sinteticamente, ma riproducendo tutti gli interventi che portano alla corretta istruzione di una pratica, minaccia le dimissioni dalla presidenza della seconda commissione.

Intanto, chi pare non abbia alcuna intenzione di deporre le armi è Peppe Ricci (Sinistra Ds) che, nell'analizzare le responsabilità dell'attuale crisi amministrativa, individua tre livelli di colpe.

"La prima responsabilità è in capo al sindaco - afferma Ricci - che non ha affrontato i problemi man mano che si sono presentati, lasciando che si facesse opera di destrutturazione e d'attacco politico a prescindere dal merito delle cose, da parte della maggioranza del mio partito. Pensava che non fosse un problema suo, ma si sbagliava. Ora i nodi vengono al pettine e ormai è tardi per affrontarli. La seconda responsabilità è in capo ai Ds che hanno abbandonato la politica del fare e del progetto per dedicarsi ad altro. La terza è del Pd. Sulla vicenda del bilancio 2007 si sono fatte le prove di Pd. Il risultato è sotto gli occhi di tutti e se il buon giorno si vede dal mattino"

Pubblicato il: 18/04/2007

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