Nuova sede della Confagricoltura di Orvieto

Il presidente nazionale Federico Vecchioni ed il direttore generale Vito Bianco della Confagricoltura, assieme alle altre autorità presenti, hanno partecipato ieri mattina all'inaugurazione della nuova sede della Confagricoltura di Orvieto in via Antonio Gramsci 5. Ad accoglierli il presidente degli agricoltori orvietani Roberto Poggioni.

 Vecchioni, nel suo saluto ai partecipanti, ha rimarcato l'importanza per l'Organizzazione di consolidarsi sul territorio, per un'assistenza sindacale e "di servizio" sempre più capillare ed attenta ai nuovi bisogni.

 Si è parlato degli argomenti di più viva attualità, tra cui quello della mancata erogazione dei contributi del vecchio piano di sviluppo rurale. Su questo punto la Confagricoltura aveva ripetutamente sollecitato le amministrazioni centrali e regionali a trovare un tempestivo ed adeguato rimedio: Ora sembra che la situazione si vada finalmente sbloccando; il ministero per le Politiche agricole ha infatti ottenuto dal dicastero dell'Economia l'impegno ad anticipare le somme occorrenti.

"E' indubbiamente una buona notizia - ha commentato Vecchioni - e bisogna dare atto all'assessore Liviantoni di essersi molto impegnato, accogliendo le nostre sollecitazioni, per questo risultato. Bisogna comprendere che gli agricoltori sono pronti a investire e scommettere sul futuro ma hanno bisogno di essere messi nelle condizioni di farlo. Non chiedono aiuti ma strumenti e condizioni per crescere".

 A proposito dei temi locali si è discusso, nell'incontro, anche del vino ed in particolare dell'esigenza di rafforzare l'immagine della denominazione "Orvieto".

 "La promozione dell'Orvieto - ha evidenziato il presidente della Confagricoltura - è sicuramente l'elemento competitivo che potrà offrire un'opportunità in più nel mercato globale. Per fare ciò è fondamentale avviare programmi finalizzati di marketing, con il sostegno della Regione, dell'Ice e del sistema camerale per favorire anche il processo di internazionalizzazione delle imprese e per conquistare nuovi mercati".