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San Venanzo. Casa delle libertà contro l'Amministrazione comunale

Il  centrodestra chiede le dimissioni della Giunta, accusata di inefficienza su tutti i fronti

Il circolo "casa delle Libertà" di San Venanzo va giù duro contro l'Amministrazione Valentini e attraverso un lungo documento che ha diffuso in questi giorni chiede le dimissioni del sindaco e della Giunta.

Segue il documento diffuso dal circolo "Casa delle Libertà"

Dalla riunione pubblica del 20 febbraio 2007 che, in particolare, riguardava la presentazione del bilancio di previsione comunale e dalla successiva discussione in Consiglio Comunale è stato appurato che per i cittadini di San Venanzo la mano dell'amministrazione non sarà per niente clemente. Dopo lo spaventoso aumento di tasse che ha prodotto il Governo Prodi e l'aggiunta che ha generato la Regione rinunciando a variare le aliquote delle addizionali Irpef che, tradotto, per i redditi umbri tra i 15 mila euro ed i 26 mila euro ha portato un aumento dello 0.2% di tasse da pagare, il Comune avrebbe dovuto evitare di aggiungere altro e invece disinvoltamente procede. Infatti mentre sembra rassicurare i cittadini per l'ICI che in quest'anno non subirà aumenti, evento imputabile forse al fatto che siamo uno tra i comuni umbri con la più alta aliquota applicata, e la mensa scolastica, a cui non verrà aggiunto nessun aumento tariffario, per l'IRPEF comunale è previsto invece un aumento, che decifrato in soldini apporterà alle casse municipalizzate circa TRENTACINQUE MILA EURO.

Questa manovra per il gruppo di minoranza sembra essere alquanto ingiustificata, specie  quando  è stato poi, e con grande vanto, delucidato che quest'anno arriveranno dallo Stato nelle casse del Comune circa VENTIDUE MILA EURO.

Portiamo a conoscenza dei cittadini che queste ultime entrate , purtroppo, quasi in toto, verranno assorbite "come contributi a fondo perduto" dalle solite due "cooperative rosse", più in dettaglio:

Sembrerebbe giusto aggiungere: dopo il danno, la beffa!

A tal proposito il gruppo di minoranza intende contestare l'operato sconsiderato che quest'amministrazione ha nel gestire il denaro dei cittadini e chiede chiarimenti sul perché ad un cittadino qualsiasi che esercita un'attività privata e che paga le tasse non è previsto nessun tipo d'incentivo comunale?

E' ora di gridare basta!

A fronte di solite e belle parole dell'Amministrazione il cittadino non  riesce a vedere fatti concreti. Crediamo infatti che il cittadino sia perplesso:

·         Riguardo al piano urbanistico, dove non viene fatta nessuna menzione di sviluppo, ed è certo che, il nuovo piano regolatore, a pochi anni dalla sua messa in vigore, in particolare per il nostro capoluogo già sembra divenuto obsoleto, tanto che quelle poche aree edificabili rimaste non sembrano essere appetibili a nessuno, causa l'angusta ubicazione;

·         Riguardo al piano occupazionale, dove non viene presa nessuna misura seria atta a rilanciarlo, e la giustificazione spicciola "gettonata" è che "ci sono aree adibite all'industria ed all'artigianato ed altre votate al turismo";

·         Riguardo al tanto blasonato turismo del Peglia, (che non c'è), con cui  da anni l'Amministrazione si riempie la bocca con le alte autorità, dove l'unica certezza è che allo stato attuale non offre posti di lavoro accessibili a tutti e diventa causa indiscutibile di quello spopolamento demografico che negli ultimi anni sta raggiungendo livelli preoccupanti, a tal punto da compromettere  anche la sopravvivenza di importanti servizi primari.

Alla luce di quanto detto sopra, la situazione sta diventando davvero pesante ed allora il gruppo di minoranza di San Venanzo intende dimostrare tutta la propria solidarietà a quei commercianti e quei cittadini che, in particolare, la sera di mercoledì 14 marzo 2007 hanno rivendicato le proprie amarezze e il loro disprezzo nei confronti di una realtà amministrativa che sembra sempre più portata ad essere schiava delle scelte di partito rimanendo invece sorda e cieca ai veri problemi quotidiani della gente, peraltro sempre più preoccupata per la sopravvivenza dei propri esercizi commerciali e dell'intera vita del Comune. Nella stessa serata, sebbene promossa per il problema della sicurezza, è emerso anche un chiaro senso d'immobilismo amministrativo specie quando si è parlato di un attività commerciale che opera nel nostro capoluogo da qualche anno e che chiede di poter edificare un proprio stabile a San Venanzo ma si è vista rispondere, dall'Amministrazione Comunale, solo una palese contrarietà per ogni possibilità costruttiva, lasciando che la stessa probabilmente corra verso quei Comuni limitrofi che, al solito, si dimostrano più disponibili e sensibili all'ascolto dei lavoratori che vi si presentano, bianchi-rossi o neri, e che chiedono di voler investire sul luogo per sviluppare un'attività.

La nostra Zona territoriale non può più aspettare, non può più continuare a permettere a questi Amministratori, o presunti tali, di esprimere invece di risposte concrete solo segnali temporeggianti. La nostra Zona ha bisogno di  indicazioni chiare, tangibili e immediate per il suo futuro e se cari governanti non vi sentite in grado di offrire questo alle gente che comincia a reclamare, allora dimostrate di avere ancora un minimo di dignità politica ed un senso di amore per questo Comune: non continuate a far finta di niente nel cercare ancora di negare l'evidenza. I cittadini ora vogliono altro ed allora siate signori e quanto prima

 rimettete  il  vostro  mandato.

Solo così ridarete al popolo libero la possibilità di scegliere un opportunità che possa far riprendere questo nostro Paese malato, che sembra giunto allo stato terminale, ma che  ancora nasconde molteplici possibilità per rifarsi solo però se curato con i farmaci ed i medici adeguati!

 

Pubblicato il: 05/04/2007

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