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Carpinelli e la Urbani cercano la morte come i serpi ciechi

In una nota diffusa stamattina rivendicano la posizione di contrarietà al sindaco, come Frellicca. E dichiarano che assumeranno posizioni conseguenti...

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nella foto, ricordo di tempi migliori

di Dante Freddi

Carpinelli e la Urbani cercano la morte come i serpi ciechi.  

Se la revoca delle deleghe a Frellicca è stata determinata dalla sua posizione, che non era in linea con la volontà del sindaco di non rimandare il Consiglio sul bilancio del 30 scorso, i due assessori che si pongono sulla stessa linea hanno identiche responsabilità e quindi dovrebbero subire le medesime ripercussioni.
Scrivono Capinelli e Urbani:  "Avendo  condiviso la linea esposta dall'assessore Frellicca in commissione bilancio, ci riteniamo noi stessi in discussione e ci riserviamo di assumere le decisioni conseguenti che riterremo più opportune sotto il profilo politico e amministrativo".
Così i due assessori, in una nota diffusa stamattina, stigmatizzano Mocio, di cui non condividono la decisione presa e rivolta al solo Frellicca.
Se Mocio voleva dimostrare la sua forza e "punendo" Frellicca evitare altri possibili diderzioni ed affermare la sua posizione, ora si trova in una condizione drammatica di stallo, con le spalle al muro.
I suoi assessori hanno ribadito il dissenso dal sindaco e ricordato "hinc sunt leones", come già detto una volta a Capoccia. La promessa è di decisioni "conseguenti", che potrebbero portare alle loro dimissioni o ad essere dimissionati. Ma la confusione diverrebbe caos e azioni  e reazioni inizierebbero a susseguirsi senza controllo.

Chi ha messo in piedi questo corpo a corpo e con leggerezza ha mestato nel difficile passaggio amministrativo, dovrà scontarne le conseguenze.

Segue la comunicazione di Carpinelli e Urbani diffusa alla stampa.

"A seguito della revoca da parte del Sindaco delle deleghe assessorili a Massimo Frellicca, esprimiamo solidarietà al nostro collega con il quale abbiamo condiviso un percorso amministrativo dall'inizio del nostro mandato con decisioni assunte sempre all'unanimità con il resto della Giunta. Dichiariamo che la posizione espressa da Massimo Frellicca in Commissione era stata con noi concordata ed era dettata dalla necessità di tutelare il sindaco e la Giunta da azioni che  si sono rivelate amministrativamente incongruenti.

Ritenevamo infatti che la proposta emendativa, pur lodevole nel proporre la non applicazione dell'aumento dell'ICI sulle attività produttive, non teneva conto di altri fattori ugualmente importanti quali la determinazione di una fascia di esenzione per l'applicazione dell'addizionale IRPEF relativa alle categorie sociali più deboli, nonché alla non imposizione di tickets sui bus turistici.

Conseguentemente la richiesta di far slittare di qualche giorno il Consiglio comunale derivava pertanto dalla necessità di procedere ad ulteriori approfondimenti, sia nel merito sia sotto il profilo della praticabilità amministrativa e consentire una maggiore concertazione con le parti sociali.

 Successivamente, in considerazione del fatto che l'emendamento è stato ritenuto non opportuno dal Collegio dei Revisori dei conti e quindi ritirato, e che il Consiglio si è svolto nella data prestabilita con approvazione unanime di tutta la Giunta, ci risulta  non condivisibile  la decisione presa dal sindaco e rivolta ad un unico assessore, azione questa di cui non si comprende il punto di caduta politico e amministrativo. Avendo  condiviso la linea esposta dall'assessore Frellicca in commissione bilancio, ci riteniamo noi stessi in discussione e ci riserviamo di assumere le decisioni conseguenti che riterremo più opportune sotto il profilo politico e amministrativo". 

 

 

Pubblicato il: 03/04/2007

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