Passione di Cristo al convento di Pantanelli
Domenica di Pasqua, 8 aprile 2007, alle 21,30, Convento Sant'Angelo in Pantanelli, Baschi
L' associazione culturale Pantanelli, con il patrocinio della pro-loco di Baschi, attraverso un appassionato lavoro di ricerca ricrea sapientemente, in occasione della Pasqua, la mistica atmosfera che appartiene al luogo con una rievocazione storica della Passione e Resurrezione del Cristo. Domenica di pasqua alle 21,30.
L'ambientazione, particolarmente suggestiva, si snoda fra il convento, il bosco e la grotta di san Francesco d'Assisi, quale sepolcro per la scena della Resurrezione. I figuranti in costume sono circa 80 e danno vita a dieci quadri viventi in movimento, dall'ultima cena , all'arresto di Cristo, fino al pentimento di Giuda e la Resurrezione.
La manifestazione è al quattordicesimo anno. L'ingresso è libero e il programma e in caso maltempo il programma potrà subire delle variazioni.
Il Convento Sant'Angelo in Pantanelli
Il convento di Sant'Angelo in Pantanelli è luogo suggestivo di memorie francescane, il convento fu infatti costruito su un terreno donato a San Francesco. Alla sua fondazione nel 1216, prese parte lo stesso frate, nelle vicinanze è ancora visibile la grotta in cui il santo dimorò, e lo scoglio sul Tevere da cui parlò ai pesci.
Ospiti del convento furono Jacopone da Todi, e la tradizione vuole, che qui vi compose varie laudi, tra cui la celeberrima "Stabat Mater". Il Convento di Pantanelli è stato infatti, in occasione delle Celebrazioni per il VII Centenario della morte del Beato Iacopone da Todi, inserito fra gli itinerari complementari alla mostra. La mostra sita in Todi, intende ricostruire la vita, l'opera e la complessa figura di Iacopone da Todi in rapporto al clima storico e culturale della seconda metà del XIII secolo e approfondire il suggestivo dialogo tra la sua produzione poetica e l'arte figurativa umbra del Duecento. La mostra si articola in due distinte sezioni: la prima, presenta la vicenda umana, mistica e letteraria di Iacopone attraverso un ricco corpo di fonti storico-documentarie, agiografiche, letterarie. La seconda, è dedicata ad una significativa selezione di opere d'arte prodotte in Umbria al tempo di Iacopone (tavole dipinte, sculture, miniature, oggetti di oreficeria) rappresentanti i principali temi toccati dall'autore nei suoi scritti.Ricordiamo inoltre che nella Chiesa del convento sono sepolti i signori di Baschi che dominarono il territorio circostante per vari secoli. Sull'altare maggiore un affresco del 1400 rappresentante una crocifissione e all'interno e un' Annunciazione del Pastura, allievo del Pinturicchio.
Pubblicato il: 03/04/2007