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CGIL, CSIL e UIL tutti uniti contro Mocio

Ieri è stato approvato il Bilancio di previsione 2007 del Comune di Orvieto.

Con questo atto i cittadini di Orvieto vedono aumentare l'imposizione fiscale locale in modo estremamente consistente contribuendo a ridurre il già scarso potere d'acquisto di salari e pensioni.

La finanziaria 2007 pur tra limiti e contraddizioni ha cercato di introdurre alcuni elementi di equità che le organizzazioni sindacali nazionale in fase di concertazione hanno riconosciuto come un primo passo nella giusta direzione ma sottolineando che le manovre di bilancio degli enti locali non avrebbero dovuto annullarne gli effetti.

In realtà anche nella nostra regione molte amministrazioni comunali hanno proceduto ad un innalzamento della tassazione ed  Orvieto è fra questi .

Ma ad Orvieto è successo qualcosa di più grave nel merito e nel metodo.

Nel metodo perché a fronte di una richiesta di concertazione avanzata dalle organizzazioni sindacali fin dal mese di febbraio, per esaminare la costruzione del bilancio 2007 , è stato fissato un incontro per il giorno 27 marzo mentre il Consiglio comunale era già stato convocato per l'approvazione il giorno 30; a dimostrazione di una assoluta arroganza ed autosufficienza del sindaco nei confronti del ruolo e della funzione delle forze sociali.

Atteggiamento tanto più ingiustificato a fronte di una manovra di bilancio pesante  che avrebbe avuto grosse ripercussioni sulle tasche dei cittadini e sulla qualità dei servizi ed  a fronte di forze sociali come le organizzazioni sindacali che hanno sempre assicurato, anzi sollecitato, il confronto costruttivo e responsabile con le Istituzioni e fra queste il Comune di Orvieto; dobbiamo però registrare con rammarico che fino al 27 scorso il sindaco ma non ha mai ritenuto di convocarci.

Nel merito, a fronte di un bilancio ingessato, tra l'altro per l'altissimo livello di indebitamento derivante dalla contrazione di mutui, per il 2007 si prevede un ulteriore aumento di questa voce che passa da 3.000.0000 di euro nel 2006 a 3.600.000 nel 2007 pari a circa il 15 %  dell'intero bilancio. Di fatto una scelta assunta a novembre con l'emissione di una ulteriore trance di B.O.C  dei quali non si conosce la destinazione e non se ne comprende l'opportunità ( o meglio nessuno ce l'ha spiegata) in una situazione di così grave difficoltà di bilancio.

Rispetto agli aumenti fiscali deliberati riconfermiamo l'assoluta contrarietà al complesso della manovra ed in particolare all'aumento dell'addizionale IRPEF che passa dallo 0,5 allo 0,8 % , un balzello pesante e soprattutto iniquo, perché colpisce tutti  senza alcuna distinzione o gradualità; di fatto chi ne subirà le conseguenze più pesanti saranno i pensionati al minimo e i lavoratori  precari perché deve essere chiaro che per l'addizionale Irpef non ci sono aree di esenzione se non opportunamente previste, cosa che non è avvenuta.

A fronte di tutto ciò avevamo proposto al sindaco la necessità di prendere il tempo necessario ad un riesame complessivo del bilancio al fine di ridurne gli effetti negativi almeno sulla parte più debole dei cittadini, si è scelta un'altra strada , ne prendiamo atto con preoccupazione anche a fronte di molti elementi contradditori introdotti dal sindaco sia nell'incontro sia nella relazione al Bilancio  concernenti i tre famosi cardini cioè risanamento, stabilizzazione e sviluppo.

Non comprendiamo ad esempio come si possa ipotizzare una riduzione o addirittura una restituzione dell'aumento dell'imposizione fiscale decisa per il 2007 , a fronte di una  necessità enunciata di oltre due anni per la stabilizzazione del bilancio. 

Se il sindaco intende perseverare con questo metodo, che è anche sostanza, la disponibilià costruttiva al confronto che abbiamo sempre assicurato non potrà, nostro malgrado,  più esserci.

CGIL, CSIL e UIL

 

 

Pubblicato il: 02/04/2007

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