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Approvato il bilancio. Tra veleni ed imbarazzi

Aumentano ICi per le seconde case sfitte e IRPF. Salvi, secondo la maggioranza, servizi e attività importanti. Il sindaco in difesa del suo bilancio. Voto contrario agli emendamenti della maggioranza. Ma con la promessa che le tasse saranno restituite. Assente Frizza, che altrimenti avrebbe dovuto votare contro se stesso, e Carpinelli. Rifondazione con un piede dentro ed uno fuori

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di Stefania Tomba

ORVIETO - In un clima pesante, di veleni e imbarazzi, è proseguita fino a mezzanotte ieri la maratona consiliare per l'approvazione del tanto contestato preventivo 2007. Gli eventi dell'ultimora (leggi il parere sfavorevole dei revisori dei conti agli emendamenti proposti da Ds e Dl) hanno contribuito, e non poco, ad inasprire gli animi e rendere ancor più dura la discussione.

Insomma, la maggioranza sarà anche riuscita a portare la manovra in consiglio, ma l'azione di ricompattamento avvenuta alla vigilia della seduta è tutta di facciata. Con il vicesindaco Carlo Carpinelli che (duramente provato dagli scontri interni all'esecutivo e al partito) ieri non è neanche venuto in consiglio e con Marco Frizza (Ds) firmatario degli emendamenti (come coordinatore dei gruppi Ds e Dl) che ha fatto altrettanto. Cosa che ha comportato l'impossibilità di ritirare gli emendamenti stessi e si è dovuti andare al voto con la bocciatura praticamente scontata e i consiglieri che li avevano presentati "costretti", obtorto collo, a votare a sfavore. Il documento Ds e Dl è stato salvato come risoluzione approvata a maggioranza.

Pesanti le accuse di Conticelli (Altracittà) che ha definito "strumentale" il parere dei revisori. Questa della bocciatura agli emendamenti, arrivata alla vigilia del consiglio comunale, è una ferita che brucia. E molto. Al punto che Gambetta ha sottolineato che con "un'informazione più tempestiva da parte dei revisori si sarebbe potuto fare diversamente. Resta la validità del nostro documento - ha detto - che parla di futuro e di sviluppo ed è tutt'altro che un documento da 'dilettanti allo sbaraglio' come si è voluto dire".

Profondamente amareggiata anche Belcapo (Ds) che ha ribadito il diritto dei consiglieri di partecipare alle scelte. "Questa è l'ultima volta che mi rendo disponibile ad essere chiamata all'ultimo momento, semplicemente ad alzare la mano" - ha detto, rilanciando anche la richiesta di una verifica contabile periodica "per non ritrovarsi mai più nella situazione di settembre".

In un momento simile ha gioco facile l'opposizione, che ha fatto impallidire più di una volta l'esecutivo. Sulla mancata partecipazione del bilancio che ha scatenato contro il sindaco tutte le associazioni e i sindacati (come ha sottolineato Olimpieri, An) e, ovviamente, sulla stangata in arrivo. "Un amministratore che aumenta le tasse è un amministratore disperato" ha detto Morcella dai banchi della minoranza.

Il sindaco, d'altro canto, nella sua relazione, in proposito, ha voluto richiamare più volte il fatto che "questa amministrazione si è fatta carico di tutta, e ripeto tutta - ha detto - la storia di questa città". Contraddetto su questo punto da Conticelli, che l'ha accusato di aver creato invece lui, dal 2004 ad oggi, la situazione debitoria del Comune. La "dolorosa" scelta di aumentare le tasse è stata, come ha puntualizzato il sindaco, l'unica possibile dopo i tagli effettuati, se non si voleva disarticolare la struttura socio-economica e le prospettive di sviluppo della città.

"Nessuno deve immaginare - ha detto Mocio - che l'amministrazione, per calcoli, possa restare impantanata, senza guardare allo sviluppo". Così ha voluto rispondere Mocio alle tensioni, smarcandosi dalle beghe di partito. Di fatto, però, al primo cittadino restano molte patate bollenti che non sono la migliore premessa per il futuro. Quella di Rifondazione che è ancora con un piede fuori dalla porta. Quella dei distinguo interni alla maggioranza. E soprattutto quella dell'esecutivo, esasperato dal pressing per scambi di deleghe, di assessori e lotte interne a partiti.

Pubblicato il: 31/03/2007

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