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Caccia. Nuove zone di ripopolamento e cattura

Revocata la ZRC "Collesecco-Dunarobba" e ridimensionata quella di "Casigliano". Pelini: "Si punta ad una maggiore produzione di fauna stanziale con cui ripopolare il territorio"

Istituite cinque nuove zone di ripopolamento a cattura (ZRC) in provincia di Terni. Facendo seguito ad una delibera del Consiglio provinciale, il servizio "Programmazione e gestione ittio-faunistica" di Palazzo Bazzani ha proceduto alla istituzione di cinque nuove ZRC, alla revoca di quella di "Collesecco-Dunarobba" ed al ridimensionamento di quella di "Casigliano". Tali aree  -destinate alla riproduzione, all'irradiamento ed alla cattura della selvaggina autoctona o naturalizzata per il ripopolamento venatorio e finalizzate anche alla protezione ed alla sosta della selvaggina migratoria-  passano, con questo provvedimento da 18 a 22, con un incremento del territorio protetto di circa 1.700 ha.
"Si dà così attuazione alle decisioni del Consiglio provinciale in materia di programmazione faunistica  -afferma l'assessore provinciale alla "Caccia", Gianni Pelini-  Con l'istituzione di queste nuove zone si punta, in particolare, ad una maggiore produzione di fauna stanziale finalizzata al suo irradiamento sul territorio destinato alla caccia programmata. Subito dopo l'approvazione del bilancio di previsione, in calendario per lunedì prossimo 2 aprile, la Provincia investirà ulteriori risorse per la costruzione di recinti per lepri e voliere per fagiani. Queste iniziative verranno portate avanti con il pieno coinvolgimento delle Associazioni venatorie e dei cacciatori volontari".
Queste le nuove ZRC: "Farnetta", che comprende 1.278 ha. circa dei territori dei comuni di Montecastrilli ed Avigliano Umbro; "Mignattaro", che include circa 235 ha. del territorio del comune di Orvieto; "San Gemini", che si articola su circa 214 ha. nell'omonimo territorio comunale; "Tronco Moscione",  un'area di 408 ha. in comune di Lugnano in Teverina; "Castel Todino", che prevede un perimetro di circa 560 ha. nei comuni di Acquasparta e Montecastrilli. Alcune variazioni, invece, per la ZRC di "Casigliano", che viene ridotta da 633 a 411 ha.
Le varie proposte verranno affisse nei prossimi giorni agli albi pretori dei comuni interessati e pubblicate sul Bollettino regionale. Entro i successivi 60 giorni i proprietari o i conduttori dei terreni potranno presentare eventuali opposizioni circa la delimitazione delle aree richiedendo la variazione dei confini. Qualora le istanze negative dovessero superare il 60% delle aree interessate, l'Amministrazione provinciale potrà rivedere i confini delle ZRC. Una volta concluso questo iter la Provincia provvederà alla delimitazione di tali aree con apposite tabelle perimetrali.

Pubblicato il: 30/03/2007

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