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Caso di tubercolosi in un istituto superiore orvietano

La malattia polmonare è stata diagnosticata lo scorso 20 marzo. Si sarebbe trattato di una diagnosi precoce tale da non dover destare allarme

ORVIETO - Un caso di tubercolosi in un istituto superiore orvietano. La malattia polmonare è stata diagnosticata lo scorso 20 marzo ad una studentessa d'origine straniera, ma da molti anni residente in Italia. Si sarebbe trattato di una diagnosi precoce tale da non dover destare allarme.

 

"I servizi del distretto sanitario orvietano, appena contattati dal medico di base della paziente, hanno subito messo in atto, in stretta collaborazione con i servizi di diagnostica del presidio ospedaliero, tutti i provvedimenti e le procedure previste, per tali situazioni, dalle linee guida specifiche del ministero della Salute - rassicurano dalla Asl -. In accordo con l'istituto scolastico - aggiungono i sanitari - gli operatori del distretto e del dipartimento di prevenzione si sono resi disponibili per incontrare, nei prossimi giorni, i genitori e gli alunni della classe interessata, per fornire loro tutte le informazioni e le rassicurazioni necessarie, e procedere a eventuali misure di profilassi collettiva".

 

La tubercolosi è una malattia contagiosa che si trasmette per via aerea mediante un batterio: il Mycobacterium tuberculosis. Il contagio può avvenire per trasmissione da un individuo malato, tramite saliva, starnuto o colpo di tosse.

 

Per trasmettere l'infezione bastano pochissimi bacilli anche se non necessariamente tutte le persone contagiate dai batteri della Tb si ammalano subito. Il sistema immunitario, infatti, può far fronte all'infezione e il batterio può rimanere quiescente per anni, pronto a sviluppare la malattia al primo abbassamento delle difese.

Pubblicato il: 29/03/2007

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