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SAO. I rifiuti campani un pessimo affare

Non ha portato un posto di lavoro in più e neppure un euro. Conticelli e Cortoni annunciano il tema che porteranno in discussione in Consiglio comunale venerdì

ORVIETO - Lo smaltimento dei rifiuti campani non ha portato un posto di lavoro in più e neppure un euro alla Sao.

Sono Conticelli e Cortoni (Altracittà) ad anticipare i contenuti di alcuni "question time" pronti per la seduta consiliare di venerdì. Al governo della città gli esponenti d'opposizione chiedono se esso sia al corrente della situazione e soprattutto se abbia intenzione di intraprendere iniziative in proposito "anche in relazione alle responsabilità politiche che risiedono in capo all'amministrazione comunale di Orvieto".

"Se le vicende del termovalorizzatore (1997) - fanno la cronistoria Conticelli e Cortoni - correlate alla acquisizione della Sao da parte del gruppo Tad, hanno incrinato le prospettive di sviluppo della società, è stata poi la decisione fortemente voluta dal Comune di Terni con l'avallo della Regione, relativa alla costruzione di un centro di preselezione nello stesso capoluogo di provincia, a stroncare le strategie societarie della Sao e, indirettamente, del ruolo politico assolto sino ad allora da parte del Comune di Orvieto".

"Al danno si è poi aggiunta la beffa - concludono - allorché la Sao ha gestito la delicata questione dei rifiuti campani, senza avere ritorni occupazionali e senza aver riscosso, sino ad oggi, nemmeno un euro, per di più trovandosi coinvolta nelle vicende giudiziarie che stanno ancora riguardando l'intera vicenda".

Pubblicato il: 29/03/2007

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