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Bilancio, maggioranza sempre più confusa

Da una lato la Margherita favorevole e contraria alla manovra contabile del "suo" sindaco, dall'altro i Ds anche loro a metà tra il sostegno agli emendamenti e le posizioni della Giunta

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ORVIETO - Bilancio, maggioranza sempre più confusa. Da una lato la Margherita favorevole e contraria alla manovra contabile del "suo" sindaco, dall'altro i Ds anche loro a metà tra il sostegno agli emendamenti e le posizioni della Giunta. Per sostenere il primo cittadino, tornato venerdì dal viaggio istituzionale in Australia, è sceso in campo venerdì sera il direttivo Dl che continua, tuttavia, a tenere un atteggiamento duplice. Una duplicità che prende forma in queste dichiarazioni contenute nel documento licenziato dalla riunione. "All'unanimità - è scritto - sono state approvate le ragioni e i contenuti del documento dei gruppi consiliari Margherita e Ds e l'azione del segretario Roberto Meffi. La Margherita infatti ritiene che le azioni di rinnovamento e di discontinuità già iniziate dal sindaco Stefano Mocio, vadano sostenute con determinazione perché rispondono all'interesse generale dei cittadini orvietani." Insomma sostegno a Mocio, al suo bilancio ma anche agli emendamenti al suo bilancio.  "A questa città - aggiunge con una nota di biasimo il direttivo - non servono polemiche sterili e talvolta interessate, né tentativi maldestri di mettere alla berlina questo o quel dirigente politico". E ancora in conclusione il documento ribadisce "l'apprezzamento per l'impegno del gruppo consiliare a farsi carico della responsabilità istituzionale che gli è propria, rivendicando il valore della rappresentanza e la funzione di proposta e di controllo a sostegno del governo cittadino". Insomma piena legittimità e sostegno alle proposte dei gruppi consiliari, senza però "lasciare a piedi" il primo cittadino. Un appoggio agli emendamenti non è escluso che possa arrivare nelle prossime ore anche dai socialisti che per primi avevano alzato le barricate contro gli aumenti delle tasse. L'affare bilancio insomma resta una bomba ad orologeria con i maggiori partiti strappati da profonde dialettiche interne. Si è visto bene anche ieri al congresso che ha confermato Carlo Emanuele Trappolino, segretario dell'Unione comunale dei Ds col 65% delle preferenze e praticamente con l'astensione del correntone. Su 141 votanti sono stati 92 i voti per Trappolino, 44 le schede bianche e 2 le nulle. Il correntone si è astenuto - come ha spiegato il presidente Carpinelli - non per un giudizio sulla persona ma per ragioni politiche che risiedono nella contrarietà al Pd, mentre sono stati votati all'unanimità tutti i documenti. Entusiasta del compito assegnatogli Carlo Emanuele Trappolino. "Si tratta di gestire una fase nuova - ha detto - la fase costituente, appunto, e lavorare insieme per portare tutto il partito dentro questo ambizioso progetto"

Ma la novità di queste ultime ore arriva proprio dal correntone che di fronte al polverone che si è alzato sul bilancio chiede di allungare i tempi dell'approvazione per arrivare ad una manovra condivisa e partecipata.

Pubblicato il: 25/03/2007

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