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Ospedale di Orvieto. Innovazione e progettualità. Il direttore sanitario Rita Vallecchi presenta un suo studio sull'ospedale orvietano

L'occasione è stata un incontro conviviale organizzato dal Rotary club di Orvieto al ristorante Maurizio di Orvieto. Ralazione integrale

foto di copertina

La dottoressa Rita Vallecchi, direttore sanitario dell'ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto, ha presentato un suo studio sull'ospedale orvietano titolato "Ospedale di Orvieto. Innovazione e progettualità". 

L'occasione è stata un incontro conviviale organizzato dal Rotary club di Orvieto al ristorante Maurizio di Orvieto giovedì 22 marzo.

Le argomentazioni della dottoressa Vallecchi hanno appassionato rotariani ed ospiti del club. Il tema , che ovviamente riguarda tutti, ha suscitato numerosi interventi.

Segue il documento integrale presentato dalla dottoressa Vallecchi. ( nella foto, il presidente del Rotary club di Orvieto dr. Danilo Urbani, consegna alla dr.essa Vallecchi, omaggio dei rotariani, una stampa di Livio Orazio Valentini.

        

 

STORIA DELL'OSPEDALE  E DELLA  MEDICINA
La formazione del primo nucleo dell'istituto risale al 1197 con una donazione di un certo presbiter Giovanni che lascia al vescovo della città Riccardo tutti i suoi beni per la costruzione di un ospedale nel quale potessero trovare rifugio i poveri e gli infermi
Per più di un secolo fu conosciuto con il nome di S.Maria de episcopatu

L'appellativo della Stella risale al XIV secolo in seguito alla collocazione di un nuovo gruppo scultoreo sulla facciata del Duomo .La prima attestazione della nuova denominazione è riportata nelle Riformagini del 1339

L 'ospedale  nasce nei secoli per soddisfare due esigenze
-l'isolamento di ammalati affetti da patologie contagiose
-la carità ,l'assistenza ad infermi a contenuto caritevole e religioso

Sempre molteplici sono stati gli interessi tra fatti sociali con alternanza della potestà comunale il Capitano del popolo e della Curia e successivamente tra fatti medici e sociali Esso è sede di passioni umane , conflitti personali e di interesse .I significati attribuiti all'ospedale sono numerosi e spesso convivono quelli del passato , del presente e del futuro
medioevo , rinascimento , ottocento-novecento , terzo millennio sono le epoche che sanciscono la evoluzione e lo sviluppo dell'opsedale e con esso della  medicina

Nel medioevo è luogo che ospita gli emarginati , i poveri , i malati .Ovvero l'ospedale dà ospitalià  ,gestito da religiosi e laici per motivi compassionevoli, espressione  della pietà cristiana ma anche impegno di RE Principi , e Signori

La morte e la malattia rimanevano all'interno della famiglia e della comunità

Nel rinascimento nasce la medicina moderna , si ricompone l'aspetto del sapere medico con la pratica medica :regole e strutture norme igieniche ne migliorano la vivibilità Aumenta il bisogno di cura che interessa tutte le categorie sociali .Avvio delle scuole di formazione per i medici
Dopo la nascita della medicina scientifica e l'applicazione del metodo della diagnosi e terapia , la competenza medica si trasferisce nell'ospedale per avere
-concentrazione  delle competenze e della casistica


L'ospedale nel 700-900 cura le malattie infettive e malattie chirurgiche ospita   formazione e l'universiità. Si consolida come ospedale sede di autorità professionale e scientifiche .Si passa dalla medicina di osservazione a quella sperimentale Koch, Pasteur avviano la stagione delle scoperte , lo sviluppo dei laboratori sede della nuova medicina (gabinetti diagnostici e radiologici
Passaggio da un sistema di opere pie legate a beneficenza laica e religiosa ad un assetto di pubblica assistenza
Inizia la crescita dei costi del sistema
 
Ma l'evoluzione repentina dell'ospedale avviene nel II metà del XX secolo
- 1950 con la scoperta ed uso degli antibiotici (le nuove tecnologie) cambiano gli approcci e le esigenze strutturali e gestionali
 anni 60 lo sviluppo delle discipline autonome non più generali .La frammentazione culturale va di apri passo con la frammentazione organizzativa che segue ancora il criterio delle competenze
 anni 80-90 sviluppo tecnologie dignostiche  (TC;RM ecografie )elettrofisiologia ,chimico cliniche ).Cambia il quadro nosologico , il contesto culturale e sociale
- cronicità (richiede approccio a mantenere la contimuità
- crescita della domanda dei servizi
- invecchiamento della popolazione per allungamento della vita media
- aumento dei costi del SSN

Terzo millennio
 Biotecnologie , trapianti , clonazione sollevano tematiche di ordine etico , le risorse sono insufficienti rispetto ai bisogni con un consumismo medico sfrenato che non dà maggiore salute ma che alimenta chi ha intorno alla  medicina ha costruito i propri interessi
La medicina moderna deve affrontare il conflitto fra esigenze di garantire continuità nella cura e nella conoscenza    e quello di operare in contesti ad alto contenuto tecnologico e alta specializzazione
le forme organizzative funzionali alle due esigenze sono diverse e non facilmente compatibili l'una con l'altra
es patologie a bassa intensità di cura e cronica va trattata fuori dell'ospedale pur avendo assicurato accessi alla migliore tecnologia e alla migliore competenza ospedaliera
- comunicazione
- qualità del servizio
- rapporto con utenti 

MALATTIA E PERSONALITA' : LA PERSONA MALATA

La malattia è un evento naturale che modifica e stravolge l'identità e personalità della persona
Asimmetria informativa e comportamentali tra sistema sanitario e persona  del tipo
 malattia esiste in quanto percepita ma non evidenziabile da percorso diagnostico
 malattia si riconosce ma non è la persona ad essere ammalata ma un suo organo che possibile curare, estrarre , sostituire

porta al  disconoscimento della persona

Il cittadino rivendica e pretende una modifica sostanziale del proprio ruolo :TDM,URP hanno avuto il merito di portare a conoscere ciò che viene taciuto al singolo
La richiesta è un cambiamento sostanziale a non essere più subalterno

Ma è cambiato anche il rapporto tra medico e ospedale
Le innovazioni scientifiche hanno modificato la sua condizione
Erogatore di prestazione ,attenzione ai costi , appropriatezza .Non solo tecnicismo e tecnologia ma recuperare l'arte di fare medicina dove la diagnosi e cura si strutturano sull'ascolto e sulla relazione , comunicazione condivisione che riconosce la personalità di tutti

OSPEDALE A MISURA DI PERSONA
Cambiamento culturale ,formazione , organizzazione e strutturale
Formazione e comunicazione , oltre al coinvolgimento generale , sono strumenti privilegiati che insieme  alla tecnologia,  identificano i mutamenti organizzativi e ne curano l'evoluzione

Il processo assistenziale deve tendere al riconoscimento della persona attraverso la sua identificazione , il rispetto delle sue esigenze , l'individualizzazione delle pratiche e delle forme di accoglienza e di gestione
L'aspetto assistenziale è il principale parametro sul quale il paziente misura la qualità del servizio

Gli ambiti di riferimento della progettualità  sono 
 GESTIONALE con
- organizzazione efficace ed efficiente
- la ricerca della interattività ,a superamento dell'isolamento , con i servizi territoriali la completezza e la continuità assistenziale
- la ricerca dell'appropriatezza delle cure e dell'uso delle risorse

CULTURALI con
- l'innovazione quale rinnovamento diagnostico , terapeutico tecnologico ,informatico
- la ricerca quale l'impulso all'approfondimento intellettuale e clinico-scientifico
- la formazione attraverso  l'aggiornamneto professionale e culturale

SOCIALI con la ricerca
- la socialità quale senso di appartenenza e solidarietà
- urbanità quale integrazione con le tradizioni del territorio e la città
- la umanizzazione ponendo la centralità della persona , l'essere affidabile , sicuro , accogliente , infondere tranquillità

L'insieme di tali  fattori devono garantire l'alta qualità delle prestazioni ospedaliere

I PRINCIPI  OBIETTIVO

Il progetto coinvolge , in tutte le sue fasi (analisi di fattibilità, elaborazione progettuale e sua realizzazione ) tutte le componenti professionali , tecniche dei servizi nonché le componenti istituzionali

Esso si fonda  su un assunto consolidato dalla evidenza scientifica e gestionale in atto:

1. è il paziente con i suoi bisogni di cura da gestire a scandire l'organizzazione e la gestione dell'ospedale ,e non solo le specializzazioni

2. una nuova struttura da sola  non fa un nuovo e moderno ospedale senza il pieno coinvolgimento di tutti gli operatori che rendono la propria professionalità nell'ottica di un disegno assistenziale coerente ai bisogni di cura e per esso flessibili al cambiamento organizzativo  


MISSION
Un ospedale che , consapevole e forte delle proprie radici storico-culturali , guarda al futuro con un management orientato al paziente , punta alla modernità restando nel solco della tradizione umanitaria che significa rispetto e solidarietà per il malato

Un moderno sistema assistenziale agisce attraverso un complesso sistema di reti di strutture e di professionisti , orientato ad assicurare la continuità dei servizi e a garantire percorsi assistenziali adeguati ed appropriati

A tale sistema partecipano i servizi territoriali del distretto di orvieto nonché le aziende ospedaliere di Terni e di perugina

Il fine è quello di ottimizzare le risposte assistenziali e consolidare all'interno di un unico processo il contributo del livello ospedaliero

Si opta per un modello a rete con attribuzione all'ospedale di vocazioni produttive -assistenziali distinte e complementari ad altri stabilimenti insistenti nella rete ospedaliera regionale
Nella rete ospedaliera l'ospedale di orvieto è sede di
 Percorsi assistenziali per patologie acute coerenti con le discipline presenti
 Percorsi riabilitativi
 Di integrazione /consulenza di equipe AO TR e PG per discipline di supporto specialistico di alta specializzazione ( oncologia, chirurgia vascolare, ch.toracica, radioterapia , università biblioteca,,istituti universitari igiene 

Ne consegue la determinazione del ruolo e dei livelli di integrazione dell'ospedale
 verticali con gli ospedali di alta specialità e complessità tecnologica che gestiscono le fasi più acute delle patologie , nonché i processi assistenziali non compatibili con l'assetto di Ospedale di emergenza di I livello
 orizzontali on le altre strutture sanitarie del proprio bacino di territorio per creare il continuum assistenziale della fase di prericovero e del post ricovero
 

Ospedale pronto ad accettare le sfide ambientali in quanto forte dell'essere  un nodo di una rete di area vasta in cui confluiscono organizzazioni sanitarie complesse quali le due aziende ospedaliere di terni e di perugia, da cui lo sviluppo alla circolarità delle informazioni e delle conoscenze tra i diversi punti del sistema 

INNOVAZIONE
Per essere innovativo deve mantenere alta la tensione e gli investimenti in termini
Assistenziali
Conoscenza 
Dominio sociale
Essere aperto , trasparente , disponibile all'ascolto , pronto a medicarsi e sensibile alle relazioni sociali ed istituzionali per coglierne i bisogni ovvero
 
La comunicazione diventa lo strumento principe dell'innovazione e per il nuovo ospedale di orvieto elemento capace di sviluppare le relazioni interne (tra operatori di equipe ,tra operatori e utenti ),le relazioni esterne con la società , con le istituzioni , con altri servizi sanitari (locali ,provinciali ,regionali ,nazionali .

Se nel passato l'ospedale era concepito come contenitore di competenze professionali il cui successo era legato alla capacità  e alla cultura dei singoli professionisti , oggi le organizzazione ospedaliera determinano  i propri obiettivi sulla base della domanda dei pazienti i quali sempre più costituiscono il giudice dei risultati e selezionano con proprie scelte attività e prodotti corrispondenti alle proprie esigenze
Ne consegue due caratteristiche dell'ospedale moderno
- capacità di riconoscere la domanda e di modificare comportamenti professionali e modelli organizzativi
- capacità di trasformarsi in un sistema che elabora informazioni e che condivide la conoscenza professionale 

I NUOVI PROFESSIONISTI
Capacità di raccordare le motivazioni individuali agli scopi pubblici dell'ospedale
Identità ed appartenenza degli operatori per rafforzare l'identità e appartenenza dell'utenza

Le linee operative

Ospedale destinato ad avere sempre più servizi , incremento dei servizi di emergenza e di trasporto , una particolare cura nell'aggiornamento della tecnologia una maggiore specializzazione in particolare del personale (infermieristico e tecnico )
La ricchezza dei servizi è voluta per rendere sicurezza all'ospedale in quanto distante da ospedali di maggiori dimensioni 
Per le tecnologie complesse si valuta la necessità della dotazione autonoma ovvero dell'accesso all'interno di un sistema a rete , in questi casi è più opportuno investimenti in tecnologie della comunicazione e della integrazione organizzativa al fine di utilizzare in comune esperienze all'interno di una rete che supera i confini murari delle singole strutture che ne fanno parte
 
Dimensionamento operativo , massa critica , analisi del case-mix alla base della determinazione della tipologia della offerta ospedaliera degenza e servizi

Quadro nosologico,
 tumori (mammella , polmone , grosso intestino,)
 cardiovascolare (scompenso, angina),
 neurologico,
 apparato respiratorio(BPCO;asma,polmoniti)


I termini operativi per la Riorganizzazione interna dei servizi assistenziali deve   consentire
- aggregare le attività sfruttando le sinergie in termini di integrazione clinica 
- la utilizzazione comune delle risorse (spazi,tecnologie, personale )
- la integrazione con i servizi territoriali
- la organizzazione pronta culturalmente a cogliere i cambiamenti in atto
- i controlli di qualità interni ed esterni
- il gradimento , la umanizzazione e qualità della vita (soddisfazione e partecipazione del cittadino )
L'OSPEDALE DI OGGI
8500 ricoveri
3500 interventi chirurgici maggiori
impianti pace maker
trapianti di cornea
400 dipendenti
13 unità operative apicali
29 milioni  budget diretto
 


LE AREE DI INTERVENTO
Ospedale con qualificati 
- servizi diagnostici in sviluppo
- degenze brevi e qualificate (50% della casistica )
- riabilitazione intensiva ed estensiva
- attento al bisogno assistenziale della persona anziana
- riqualificazione dei percorsi oncologici (mammella, colon retto , polmone ,
- sviluppo aree chirurgiche ( ortopedica , chirurgia generale ,urologia , oculistica, ginecologia)

Le aree diagnostiche in sviluppo (ospedale di servizi più che di posti letto )
Laboratorio, radiologia e l'interventistica )
Le aree chirurgiche tradizionali ed innovative
- endoscopia, toracica
- interventistica diagnostica (polmone , fegato , tiroide
le aree medicina
- diagnostica neurologica
- diagnostica pneumologica

Ospedale sicuro e processi assistenziali e produttivi sottosti a verifiche di qualità
Accreditamento
Errore


Ospedale che dona la vita

LE CONDIZIONI OPERATIVE
Il governo clinico
Programmazione per budget
Sistema premiante
La ricostruzione della mappa delle conoscenze
Formazione

ARTE E CULTURA IN OSPEDALE  ovvero  ospedale aperto alla vita sociale /culturale della sua Comunità

Il contributo dell'arte al benessere degli utenti e al personale è riconosciuto dal fatto che esso ha la potenzialità di migliorare la qualità dell'ambiente ospedaliero; conferisce un'apparenza accogliente   creando  occasioni di distrazioni ,e nel caso di eventi artistici  creare situazioni di interesse sociale .

Le "distrazioni positive" stimolano reazioni emotive positive tali da catturare l'interesse ,  bloccare le preoccupazioni , distogliere temporaneamente l'attenzione da stati di afflizione , dal dolore.

 L'arte , quindi come  mezzo per suscitare emozioni positive di gioia , speranza , divertimento , forza , crescita , serenità

 Si esplicita con un percorso che vede coinvolte tutte le istituzioni pubbliche private , enti o singoli soggetti nel rappresentare : manifestazioni culturali e sociali , mostre dibattiti  affinché il paziente mantenga i suoi legami con il contesto e la vita territoriale  , ma soprattutto perché l'ospedale torni ad essere espressione della storia e dell'impegno sociale della propria comunità 

E l'arte , infatti, costituisce lo strumento più duttile nel favorire quel necessario legame di solidarietà che mette in contatto con il mondo della sofferenza  contribuendo a realizzare l'obiettivo di ospedale come strumento di solidarietà perché la  salute sia tutelata dalla società

Inoltre il rapporto degli artisti con l'ambiente dell'ospedale ,i pazienti i visiatori gli operatori ,i docenti e gli studenti della facoltà di medicina , deve aiutare  a dare risposte innovative non solo in ambito ospedaliero , ma anche un nuovo rapporto tra lavoro artistico e contesto sociale .

Il filo comune del progetto consiste, quindi , nella ricerca di una integrazione di valori sanitari e civili , architettonici e urbanistici , simbolici ed artistici .
L'aspetto su cui si pone l'attenzione attiene alla visione relazionale della struttura ospedaliera intesa come luogo di scambio , di relazioni non solo tra pazienti e medico ma tra paziente -uomo e sua collettività al fine di  rievocare  il ruolo sociale dell'ospedale e la intima vocazione di volontariato e solidarietà presente nelle comunità che  sempre si sono impegnate nel sostenere tale istituzione
 

Superare l'anacronistica e diffusa concezione dell'ospedale come struttura e modello concepito come "macchina per guarire"conferendo solo criteri finalizzati alla cura ed alle prestazioni
Solo di recente si è acquisito consapevolezza che al processo di guarigione contribuiscono oltre altre componenti di natura terapeutica , farmaceuticae tecnico-sanitaria , anche quelle connesse con le "condizioni ambientali"nelle quali le prestazioni assistenziali vengono erogate
L'ospedale non più solo come macchina ad elevata efficienza produttiva , spesso a detrimento delle condizioni di dignità umana dei pazienti , ma come sofisticato contenitore nel quale le componenti di natura fisico-ambientali , socio-relazionali assumono rilenza terapeutica di importanza strategica per il perseguimento degli obiettivi assistenziali .
Le "distrazioni positive"quali adozione di elementi di design supportono processi affettivi stimolando reazioni emotive positive: è un elemento dell'ambiente ouna situazione che migliora l'umore, cattura l'interesse , può bloccare le preoccupazioni , distolgono temporaneamente l'attenzione da stati di afflizione , dal dolore
Natura arte attività ludiche introdotte nel design degli spazi ospedalieri

Il contributo dell'arte al benessere degli utenti e al personale è riconosciuto dal fatto che esso ha la potenzialità di migliorare la qualità dell'ambiente ospedaliero, conferendo un'apparenza accogliente oltre a creare occasioni di distrazioni ,e in occasione di attività ,eventi artistici di creare situazioni di interesse sociale
Quadri , fotografie , ceramiche , sculture , segnaletica, elementi di arredo

L'arte come mezzo per suscitare emozioni positive di gioia , speranza , divertimento , forza , crescita , serenità
Punto di riferimento per aiutare gli utenti a muoversi con facilità all'interno dell'edificio

Umanizzazione e ospedale aperto alla vita sociale /culturale della sua Comunità

Si esplicita con un percorso che vede coinvolte tutte le istituzioni pubbliche private , enti o singoli volto a portare in eventi , manifestazioni culturali e sociali , mostre dibattiti  affinché il paziente mantenga i suoi legami con il contesto e la vita territoriale  , ma soprattutto perché l'ospedale torni ad essere espressione della storia e dell'impegno sociale della propria comunità 


Obiettivi  generali
Per rendere umano l'ospedale occorre non solo porre il malato al centro del servizio ma rivolgere l'attenzione anche agli operatori e alla qualità dell'ambiente in cui lavorano ovvero fare in modo che chi frequenta l'ospedale almeno per qualche momento possa sentirsi altrove

Si mira a unire i valori dell'arte e della scienza , ad offrire luoghi più accoglienti ed allegri , rendere il percorso interno dell'ospedale più accogliente e gradevole alla vista con opere di artisti

Obiettivi a valenza interna all'istituzione ospedaliera  
Una migliore integrazione dei pazienti nella struttura ospedaliera , una influenza positiva sull'operato di chi vi lavora giornalmente , miglioramento dell'ambiente ospedaliero

Obiettivi a valenza esterna all'istituzione ospedaliera 
Che la cittadinanza percepisca l'ospedale come un ambiente accogliente e umano, che si colga la valorizzazione della struttura architettonica dell'ospedale mediante il posizionamento delle opere.  Gli eventi artistici proposti siano validi ad attirare l'interesse dei  cittadini. 

Gli eventi artistici
La hall- e chiesa  per le dimensioni che dispone si presta ad ospitare  iniziative e manifestazioni artistiche di vario genere : rappresentazione di piccoli atti teatrali ,   presentazione di libri ,  concerti musicali di giovani artisti , mostre fotografiche .. 

I temi da rappresentare possono originare anche  dalla conoscenza delle manifestazioni del territorio (fatti artistici, eventi sociali , festeggiamenti e ricorrenze , presenza di personalità importanti e conosciute ) La realtà e la vita quotidiana  in tal modo può essere    trasformata   in evento  di piacere per l'ospedale

Oltre a manifestazioni  di singola rappresentazione (saggio musicale , concerti , danza , ) è auspicabile , con una visione totale dell'arte ,costruire  in un  unico evento  il racconto del tema attraverso i diversi aspetti culturali : musica ,commento con prosa , discussione con esperto

Va ricercata e facilitata la partecipazione solidale delle istituzioni , associazioni e degli artisti per un impegno minimo di tempo da dedicare  all'ospedale

La messa a punto del calendario delle manifestazioni sarà a cura di un gruppo di lavoro che interagirà con tutte le istituzioni ed associazioni del territorio e della regione 

Il calendario dovrebbe prevedere :
Eventi musicali :Concerti di giovani musicisti e saggi di pianoforte (1 ora /sett.) Singoli pianisti  ad accesso su richiesta (ogni sera)   jaz ( 1-2  interventi )
Rappresentazioni teatro : saggi di danza per bambini e con bambini  (1/ mese )ll
Mostre di vario genere a tema 
Poesia dialettale

Pubblicato il: 24/03/2007

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