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Parte bene il gemellaggio culturale Viterbo chiama Orvieto

Era di scena il pirotecnico inedito di Luciano Bianciardi, Il fuorigioco mi sta antipatico

di Giuseppe Baiocco

 

 Bilancio sostanzialmente positivo per la "prima" del gemellaggio culturale Orvieto-Viterbo voluto dalla casa editrice Stampa Alternativa e realizzato in collaborazione con il sito orvietano atlantidemagazine.  Per parlare di libri, ovviamente. Era di scena il pirotecnico inedito di Luciano Bianciardi, Il fuorigioco mi sta antipatico. A presentare la raccolta integrale delle sapide risposte dello scrittore maremmano ai lettori del mitico "Guerin Sportivo" (Bianciardi vi tenne la rubrica della posta, chiamato da Gianni Brera, tra il luglio 1970, nei giorni che seguirono il secondo posto ai Mondiali del Messico, e il novembre 1971, momento della sua morte) c'erano Ettore, figlio maggiore di Bianciardi e curatore del volume, il direttore editoriale di Stampa Alternativa Marcello Baraghini e lo scrittore viterbese Antonello Ricci. Sabato pomeriggio nella prestigiosa cornice della sala consiliare della città umbra l'incontro è stato arricchito dai densi interventi degli assessori comunali alla Cultura Teresa Manuela Urbani ed allo Sport Massimo Frellicca.

Domenica l'iniziativa si è spostata con buon successo di pubblico in una libreria del capoluogo altolaziale. Questa presentazione "gemellata" voleva essere primo esperimento di una serie di possibili iniziative in parallelo tra due città confinanti, culturalmente uniche e affini al tempo stesso. Se il buon giorno si vede dal mattino, si tratta ora di proseguire la strada intrapresa. Magari iniziando a lavorare in tandem sui "viaggiatori dell'immaginario" che nei secoli scorsi hanno descritto il paesaggio orvietano e quello viterbese o sulla comune tradizione etruscofila degli storici ed eruditi locali. Con conferenze, letture pubbliche, passeggiate teatrali

 

 

Pubblicato il: 16/03/2007

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