Sette giorni divino e due notti bianche

ORVIETO - "Sette giorni divino e due notti bianche". Non è una raccolta di poesie di Neruda ma la proposta venuta avanti da una società distributrice di vini "Sb group" e attualmente in fase di messa a punto in vari Comuni della provincia di Terni. Nell'ambito della manifestazione, Orvieto è stata scelta come protagonista di una delle due notti bianche del vino (l'altra è a Terni). Il periodo è quello compreso tra il 25 aprile e il primo maggio. Sette giorni - trascorso il Vinitaly e quando è praticamente al via la nuova stagione enologica - di banchi d'assaggio, degustazioni e iniziative dove la novità assoluta è rappresentata dal protagonismo cui sono chiamate le aziende del territorio. Nuova in sostanza è la filosofia che, all'interno dell'evento, chiama in causa istituzioni ed enti (Comune, Strada dei vini...) unicamente per un supporto logistico, ma dove i veri protagonisti sono il vino e i suoi imprenditori. Le aziende vitivinicole, in primis, ma anche il mondo dei locali e quello della ristorazione. I primi incontri organizzativi si sono tenuti già a Terni, Narni, Amelia e, martedì pomeriggio, sulla Rupe. Il format è, al momento, ancora in via di definizione anche se, nelle intenzioni, dovrebbe trattarsi di una edizione zero, una sorta di prologo ad un appuntamento che dovrebbe tornare ogni anno. Fiore all'occhiello della manifestazione potrebbe essere la presenza di Luca Maroni che, in qualità di ospite d'eccezione, dovrebbe tenere un intervento tecnico in collaborazione con gli enologi del territorio. La manifestazione rappresenta una sfida nuova nei fatti e nella filosofia, tanto più interessante in un momento in cui si parla diffusamente dell'esigenza di reagire alla crisi dell'Orvieto. Anche attraverso un rilancio d'immagine