Congresso Ds. Esegesi del voto
I fassiniani vincono ma anche la sinistra non perde. Aumentano i votanti, per dire sì o no al partito democratico. "Il Partito democratico sta ricevendo consensi convinti dalla base dei Ds" - afferma Lorenzo Mencarelli. Per Ricci "I congressi di Ciconia e di Orvieto scalo fanno registrare un avanzamento rilevante della mozione della sinistra del partito"
ORVIETO - Anche il congresso di Orvieto scalo assegna la vittoria ai fassiniani. Sui 107 tesserati che conta la sezione si sono presentati al voto in 66: 41 per Fassino, 2 per Mussi e 1 per Angius. Il risultato consegna alla maggioranza 7 delegati mentre 4 sono quelli per il correntone.
Si conferma, così, il trend stabilto dai primi due congressi (Ciconia e Parrano) e si scatena l'esegesi del voto da parte delle opposte fazioni all'interno della Quercia.
"Il Partito democratico sta ricevendo consensi convinti dalla base dei Ds - afferma Lorenzo Mencarelli - questo è un segnale importante perchè dimostra come la politica della discussione, della partecipazione e della condivisione sia stata capita dagli iscritti che, avendone l'occasione, ripongono in essa la loro fiducia".
"I congressi di Ciconia e di Orvieto scalo - è il commento del coordinatore della mozione Mussi, Giuseppe Ricci - fanno registrare un avanzamento rilevante della mozione della sinistra del partito che raggiunge il 30,3% a Ciconia (+ 8,3% e 54 voti contro i 17 del congresso precedente) ed il 36% ad Orvieto Scalo (+4% e 24 voti contro i 16 del 2004).
Viceversa la mozione del segretario, pur in un quadro di aumento in voti assoluti, arretra percentualmente sia a Ciconia che ad Orvieto scalo rispettivamente con un - 10% e con un -6% sul dato del congresso precedente evidenziando una prima tendenza rilevante nello specifico del quadro locale".
Pubblicato il: 07/03/2007