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Ad Orvieto domeniche 'slow'

L'idea delle "Domenicheslow" è quella di rappresentare la città nei cibi,  spettacoli, arte, vino, passeggiare lentamente,  architetture, persone 
Il programma. A partire da domenica 4 marzo

foto di copertina

Fecero il loro esordio sperimentale ogni terza domenica del mese da settembre a dicembre del 2005 e fu un successo. Oggi le "Domenicheslow" si ripetono in un centro storico di Orvieto chiuso al traffico e con i negozi aperti.
I pedoni potranno apprezzare la città senza auto, che torna ad offrirsi come teatro naturale ed architettonico di una serie di iniziative che si svolgeranno in luoghi caratteristici, quali il Palazzo del Gusto, il Teatro Mancinelli, Piazza Duomo, Piazza della Repubblica, la Bottega Piano Terra, con la collaborazione e il coinvolgimento della scuola di Musica e della Filarmonica "Luigi Mancinelli", dell'associazione Te.Ma., della Bottega Piano Terra, della cooperativa "Itinera", del Consorzio Orvieto Promotion, dell'associazione "Alto Rilievo", di Confesercenti, Confcommercio, Cittaslow, Fisar Orvieto, dell'Enoteca Trattoria Vinosus e delle Fattorie didattiche.
 
Il progetto è promosso e finanziato dal GAL Trasimeno Orvietano e per dal gruppo CRAMST, con la collaborazione organizzativa del Comune di Orvieto.
L'obiettivo è quello di realizzare azioni culturali e promozionali per valorizzare e far scoprire la Città di Orvieto in un modo nuovo ai suoi visitatori, stimolando al tempo stesso la collaborazione delle diverse realtà.  Il progetto applica i fondamenti propri delle Cittaslow di cui Orvieto è capitale e sede nazionale ed internazionale e, oltre al cibo e ai prodotti di territorio, intende promuovere la buona ospitalità per il turista e l'ospite, le tecnologie per la qualità della vita (comunicazione, trasporti, energia) l'urbanistica rispettosa dei materiali e delle tecniche tradizionali, la difesa dell'ambiente e del paesaggio rurale storico, la società e la consapevolezza dei cittadini (anch'essa un parametro di certificazione delle cittàslow).
L'idea delle "Domenicheslow" è quella di rappresentare la città nel suo complesso, perché il suo essere più autentico, la sua anima più vera, risiede in tanti elementi talora disgiunti, nei cibi, negli spettacoli, nell'arte, nel vino, nel passeggiare lentamente, nelle architetture, nelle persone.
L'obiettivo è quello di ricomporre il mosaico e consegnarlo ai cittadini e ai turisti, liberando anche il centro dalle macchine e sperimentando nel concreto la filosofia delle "Cittàslow".  
Eventi di carattere culturale e promozionale ed iniziative di valorizzazione delle produzioni agroalimentari e artigianali locali che facciano riscoprire Orvieto ai suoi abitanti e ai visitatori, senza trascurare le visite guidate attraverso i diversi percorsi cittàd'arteslow e cittàecampagnaslow. 

Le iniziative delle "Domenicheslow" sono state illustrare giovedì mattina, nella conferenza stampa dal vice sindaco e assessore al Turismo, Carlo Carpinelli, dal presidente del GAL Trasimeno-Orvietano, Fausto Prosperini, dalla direttrice del GAL, Francesca Caproni, dal presidente del Gruppo CRAMST, Alviero Bernardini  e dal direttore del Palazzo del Gusto, Pier Giorgio Oliveti, che hanno sottolineato come la manifestazione è frutto del coinvolgimento degli enti e delle categorie interessate per sottolineare lo sforzo comune che, in un momento di difficoltà economica come quello attuale, porta a perseguire obiettivi unitari e raggiungere risultati positivi.

"Quello odierno è il terzo incontro nell'arco della settimana che dedichiamo alla promozione della città e del territorio a livello nazionale e internazionale, con tematiche connesse all'agricoltura - ha affermato il vicesindaco e assessore al Turismo, Carlo Carpinelli. Il tema che sottolineo e che rientra nella nostra filosofia è che tutte le iniziative che stiamo realizzando debbono essere e sono caratterizzate da un significativo intervento dei soggetti privati. Ciò è importante perché significa che si dà vita ad un nuovo modo di collaborare insieme, per raggiungere l'obiettivo della crescita del territorio. Le Domenicheslow che quest'anno riproponiamo nascono dalla positiva esperienza del 2005, che fu davvero importante sotto tutti i profili, non solo per l'immagine della città, per il periodo in cui si svolse, ma per la vivacità culturale che la città stessa mise in risalto. Questa edizione di Domenicheslow si svolge in una cornice più vasta che è quella della 9^ edizione di 'Cittaslow in festival', con la quale Orvieto gioca un ruolo importante nel contesto nazionale. Da eventi come questo possiamo misurare, infatti, significative ricadute in termini economici. In questo senso occorre riflettere, senza però cadere in facili ottimismi, sui risultati dei flussi turistici del 2006 relativamente al Comune di Orvieto e al territorio orvietano in generale. I dati sul turismo sono confortanti e ci spingono ad operare in questa direzione coinvolgendo i privati chiamandoli a fare sempre più la loro parte. Anche quest'anno siamo certi di avere soddisfazione da questa esperienza".

"Le Domenicheslow si fanno ad Orvieto perché Orvieto ha vinto un bando presentato a livello regionale dal GAL - ha affermato il presidente del GAL Trasimeno/Orvietano, Fausto Prosperini.  Orvieto ha già superato positivamente il concetto di qualità in senso lato, non solo nel campo turistico ma in molti altri settori ed oggi sta all'interno del concetto dell'eccellenza, che questa manifestazione coglie pienamente. In questo territorio ci sono molte eccellenze non solo nel campo agro-alimentare ed è per questo che, tutti insieme, abbiamo fortemente voluto una manifestazione che parlasse a più soggetti, non escludendo le nuove generazioni spesso distratte da altri messaggi, tanto che è nata l'offerta delle fattorie didattiche, fatte non solo per apprezzare quel mondo gustandone i sapori, ma per far capire come e attraverso quali processi si arriva a queste eccellenze. Altre eccellenze sono state ottenute grazie al ruolo dei privati, pensiamo alla ricettività e alla ristorazione di livello. Abbiamo esplorato e proposto, insomma, la filiera TAC, che sta per turismo, agro-alimentare, ambiente e cultura".
"Cittaslow in Festival,che è il grande contenitore all'interno del quale si svolgono la 9^ edizione di DinnerMusic e le Domenicheslow - ha aggiunto Prosperini - promuove sette cittaslow ospiti. Quelle che proponiamo sono domeniche che parlano non solo di enogastronomia ma anche delle attività della nostra città e dell'artigianato artistico, in particolare. Se Orvieto e il comprensorio hanno superato in passato momenti difficili lo dobbiamo in gran parte alla capacità di innovazione che si è saputa introdurre in questa città, ricordando che l'innovazione produce anche il rinnovamento generazionale. Attualmente il Gruppo di Azione Locale Trasimeno Orvietano,

"Cittaslow Dinner Musica è al 9° anno ed è una proposta che trova una felice collocazione tra Umbria Jazz Winter e il periodo della Pasqua - ha spiegato Alviero Bernardini, presidente della CRAMST. Il progetto nasce dalla collaborazione del gruppo CRAMST con il Palazzo del Gusto, per valorizzare la presenza sul territorio del GAL Trasimeno Orvietano di altri territori d'eccellenza come quello del GAL 'Aree Rurali della Provincia della Spezia', e con la presenza della cittaslow di Levanto, per far conoscere le 'eccellenze' dei territori insieme a grandi nomi  della musica. Un itinerario singolare che unisce i prodotti gastronomici di territorio, l'eccellente olio extravergine d'oliva orvietano, la cacciagione umbra, la particolare pizza di Pasqua e i profumi della vallata di Levanto, come le squisite alici del Mesco, la torta levantese, il pane del pescatore, con l'espressività armonica-melodica e l'essenzialità musicale del sound jazzistico espresso da interpreti nazionali ed internazionali d'eccezione che danno vita ad esecuzioni di altissimo livello.

"Orvieto è sede internazionale delle Cittaslow presso il Palazzo del Gusto e questo ci ha aiutato a ricalibrare il progetto di Cittaslow in Festival e delle Domenicheslow nell'ottica delle cittaslow - ha detto Pier Giorgio Oliveti, direttore del Palazzo del Gusto. In questo modo abbiamo potuto ingrandire il progetto originario. La proposta progettuale, a cui ha collaborato la Cooperativa Itinera, propone ogni sabato prodotti di cultura immateriale. Complessivamente è una offerta notevole che anima le prossime domeniche. Importante è poi il ruolo svolto dai privati sia perché intervengono direttamente sul piano economico, sia perché partecipano con la propria presenza alle varie iniziative. Questo è importante, perché il principio della consapevolezza specifico dell'associazione Cittaslow mette i privati in condizione di farsi avanti, di partecipare e di mettersi in gioco. Altro aspetto da sottolineare sono le fattorie didattiche che non sono una gita in campagna pura e semplice, ma l'occasione di far conoscere le nostre origini e le eccellenze, grazie alla collaborazione di sei fattorie di Orvieto alle quali si stanno affiancando altre permettendo, sin da quest'anno, di rinnovare l'offerta grazie al lavoro dell'associazione Alto Rilievo che, insieme con Itinera, gestirà i laboratori sensoriali".

Pubblicato il: 02/03/2007

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