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Bilancio, mancano due milioni di euro

Il problema insomma, dopo le razionalizzazioni effettuate su tutti i capitoli di spesa in queste ultime settimane, resta ancora dove trovare altri soldi. Stasera riunione della maggioranza

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di Stefania Tomba

ORVIETO - Bilancio, mancano oltre due milioni di euro. Sarebbe questo il deficit strutturale che il Comune deve coprire per chiudere la manovra contabile di prevenzione per il 2007, manovra che stasera la Giunta, al termine di una serie di incontri preliminari con le forze politiche, sottoporrà alla maggioranza. Il problema insomma, dopo le razionalizzazioni effettuate su tutti i capitoli di spesa in queste ultime settimane, resta ancora dove trovare altri soldi, con tutte le problematiche collegate al dilemma. In primis il possibile aumento della tassazione a cui tutti all'unisono hanno detto no ma al quale non è escluso che, in qualche forma, si debba ricorrere. Il sindaco, intanto, accetta di parlare di numeri solo sui tagli effettuati che - dice - "superano i due milioni e mezzo di euro, quelli che mancano, invece, sono meno - rassicura - stiamo a buon punto ma non è corretto parlarne prima di un confronto con la maggioranza".
Sui tagli aveva alzato la voce Rifondazione indicando come non debbano essere tagli indiscriminati e invocando certezze per la tutela del sociale. Un coro di no, poi, si era alzato contro l'aumento delle tasse e delle aliquote (Sdi, Margherita, Ds).
Di "revisione della spesa e no, se possibile, all'aumento delle tasse" continua a parlare Massimo Gambetta (Ds), ma anche Roberto Meffi (Dl) "al di là - ammette - di qualche ritocco fisiologico".
Il gap però, alla fine della revisione dei capitoli, resta. E l'Amministrazione stavolta è al bivio. La scelta non pare più demandabile. O si individuano nuove entrate o si procede ad una politica dei tagli ancor più radicale e "coraggiosa". Risparmiare su alcuni servizi, ad esempio, o ancora tagliare seriamente la politica degli eventi scommettendo più radicalmente sull'intervento del privato. La soluzione alternativa non può che essere l'aumento della tassazione. Su questo argomento - imbarazzante per tutti tanto è vero che la maggioranza dei partiti si è affrettata, nelle scorse settimane, a mettere le mani avanti, quasi ad allontanare ogni responsabilità - si aprirà stasera la discussione. Il problema è stato sfiorato anche ieri in conferenza stampa dal leader della Sinistra Ds, Giuseppe Ricci, che alla base delle difficoltà del bilancio orvietano, come aveva detto anche l'assessore al ramo Massimo Frellicca, vede "un problema di mancate entrate, più che di spese eccessive". La discarica, in primis, ma anche la legge speciale. Incomprimibili per Ricci sono "il sociale e quelle attività che fanno di Orvieto quello che è" - ha detto, invitando anche chi punta tanto i piedi contro l'aumento delle tasse a fare delle proposte alternative. Insomma, di carne alla brace per stasera ce n'è anche troppa.
A gettare benzina sul fuoco poi ci pensa Alleanza nazionale che lancia un ardito parallelo tra la giunta Mocio e il governo Prodi indicando, in numeri messi nero su bianco, il "fallimento dell'amministrazione". "Buco di bilancio (pregresso, ndr) 6milioni di euro - è indicato nella nota diffusa dal partito - passivo della Farmacia comunale (170mila euro), ex caserma Piave (1milione di euro), debiti verso terzi accesi dal Comune (54milioni di euro), buco di bilancio del Mancinelli (1milione di euro)".

Pubblicato il: 27/02/2007

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