Cimicchi amministratore dell'APT . Una ricchezza per l'Umbria e per l'Orvietano

di Dante Freddi

Da lunedì scorso Stefano Cimicchi è amministratore unico dell'Azienda di promozione turistica dell'Umbria e si occuperà della diffusione del brand Umbria nel mondo. Un incarico importante e per Orvieto è un bene, la città ne trarrà vantaggi. Tra l'altro soddisfa almeno un po' il nostro bisogno di partecipare ai processi decisionali ed operativi che avvengono a Perugia.

La notizia non ha provocato soddisfazione evidente nei partiti politici locali e non è stato diffuso neppure uno "straccio" di comunicato per esprimere compiacimento e auguri. Forse disattenzione.

Cimicchi è "Una figura con esperienza politica ed istituzionale, che si è anche misurata con azioni e iniziative relative al turismo". Così il presidente della Giunta regionale Maria Rita Lorenzetti in una lettera in cui spiega al precedente direttore della APT  regionale, Luigi Rapace, la sua sostituzione con Cimicchi.

Oggettivamente, avversari o amici o compagni, Cimicchi possiede capacità ed esperienze che ne fanno un personaggio eccellente per contribuire all'affermazione del marchio Umbria.
Vola alto, questo alcuni lo considerano un suo limite, ed è , mi sembra invece, la qualità imprescindibile per chi vuole realizzare qualcosa che non c'è.
Conosce le dinamiche istituzionali ed il territorio regionale, aspirazioni e frustrazioni, eccellenze e carenze. Ha abbracciato la filosofia slow per l'Orvietano ed ha caratterizzato così questa terra con un contenuto riconoscibile e identitario, che può contribuire a contraddistinguere anche l'intera Umbria, mutatis mutandis.
Ha facilità ad intrattenere rapporti e a coltivarli, ha costruito negli anni una fitta rete di conoscenze che risulteranno utili al suo lavoro.
Da parte nostra, auguri, sinceri.