Giuseppe Germani. E' il momento giusto per risolvere il problema

di Giuseppe Germani

Caro direttore,

mi sento d'intervenire su quest'argomento perché sono coinvolto in duplice veste: come cittadino e come ex amministratore.

Credo che ciò che lei denuncia non richieda commenti, l'unica cosa che dobbiamo escludere però è far diventare i cittadini orvietani degli abusivisti incalliti e non curanti del territorio.

Io penso che il vero problema sia che in tutti questi anni nessuno, ed io sono uno fra questi, abbia voluto mai affrontare veramente il problema.

L'orto per molte famiglie orvietane non è un divertimento domenicale, ma una necessità che contribuisce a tenere in piedi il magro bilancio familiare. Allora credo che sia giunto il momento di affrontare alla radice il problema e regolamentare ciò che lei direttore denuncia.

I tempi sarebbero giusti, perché come più volte annunciato, è in fase di rielaborazione il piano regolatore, parte strutturale, (Prgs) lo strumento in grado di affrontare e risolvere con una soluzione condivisa il problema lungo la valle del paglia ed ai piedi della rupe.

Occorre individuare, a mio avviso, la superficie minima degli orti, e per ognuno di essi dare la possibilità di realizzare piccoli annessi agricoli, dalle modeste dimensioni e quindi poco impattanti, necessari per la conduzione del fondo, individuando le caratteristiche costruttive ed i materiali che più si prestano per tali realizzazioni.

Solo così, credo si possa affrontare il problema, al fine sia di continuare a dare al piano d'Orvieto la funzione che ha sempre avuto per gli orvietani, vale a dire quella di essere da sempre utilizzata ad orti (è famoso il mitico "fagiolo secondo" !) sia al fine di rispettare e migliorare il paesaggio e l'ambiente a cui tutti teniamo.