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Accusta si aver sottratto soldi dei tikets. Due anni e due mesi

Così ieri mattina la sentenza di condanna del gup Gianluca Forlani al termine del rito abbreviato contro la 51enne orvietana

ORVIETO - Due anni e due mesi. Così ieri mattina la sentenza di condanna del gup Gianluca Forlani al termine del rito abbreviato contro la 51enne orvietana - S.C. le iniziali - accusata di aver sottratto dalle casse dell'ospedale di Orvieto 46mila euro frutto dei pagamenti del ticket.

La donna, lo scorso anno, era stata già condannata al risarcimento dalla Corte dei Conti. Lo scandalo era scoppiato a giugno del 2003 quando la dipendente dell'ospedale, incensurata, era stata arrestata dalla polizia giudiziaria in esecuzione di un ordine di custodia cautelare emesso dalla procura della Repubblica di Orvieto. Il consistente ammanco dalle casse della Asl era stato appurato dalla direzione sanitaria dell' ospedale di Orvieto alla fine del 2002, invece, quando i dirigenti avevano verificato il mancato versamento mensile di alcune consistenti quote provenienti dal pagamento dei ticket sanitari.

L' impiegata non aveva saputo spiegare i motivi del "buco" alla commissione disciplinare del nosocomio che aveva quindi deciso di sospenderla dal servizio per un mese. Gli accertamenti della magistratura, che sul caso aprì un fascicolo giudiziario, successivamente portarono all' arresto della donna che in quattro mesi avrebbe tenuto per sé circa 46 mila euro. Peculato, l'accusa pesantissima che le veniva rivolta.

Per la difesa - sostenuta dagli avvocati Manlio Morcella e Anna Picciolini - il ricorso in Appello appare scontato. "Siamo molto delusi dalla sentenza - affermano i legali dell'imputata - ma siamo anche altrettanto convinti di sovvertire il giudizio in Appello perché oltre ad essere caratterizzato da prove non individualizzanti verso l'imputata ma al contrario da prove lacunose e spessissimo contraddittorie perché antitetiche con risultanze documentali di segno opposte, il procedimento è affetto da nullità insanabili che saranno certamente riconosciute nel grado superiore di giudizio".

Pubblicato il: 13/02/2007

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