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Crisi del vino, che fare?

E' l'assessorato comunale all'Agricoltura e allo Sviluppo economico di Carlo Tonelli, infatti, ad aver organizzato per il pomeriggio di oggi un incontro sul tema

ORVIETO - Crisi del vino, che fare?  Al fianco di associazioni di categoria e imprenditori, contro il malessere diffuso del settore vitivinicolo, scende in campo anche la mano pubblica. 

 

E' l'assessorato comunale all'Agricoltura e allo Sviluppo economico di Carlo Tonelli, infatti, ad aver organizzato per il pomeriggio di oggi un incontro sul tema: imprenditori delle maggiori cantine orvietane, confederazioni e associazioni di categorie tutti attorno ad un tavolo per "individuare una strategia comune - dice l'assessore - in grado di fronteggiare la crisi".  

 

Il messaggio di sostegno del Comune arriva nella settimana in cui è annunciato anche l'arrivo delle "fascette": un primo passo verso il controllo del mercato dell'Orvieto.  Per risollevarlo invece il mercato, il consorzio per la tutela del vino di Orvieto, come detto, ha raggiunto la scorsa settimana un accordo con il 60% degli imbottigliatori.  

 

L'accordo con gli industriali (si tratta in larga parte di quelli toscani) consentirà di vendere lo sfuso a settanta euro all'ettolitro invece che a 55, 60 com'era nelle previsioni.  

 

"Non è certamente un prezzo che rende remunerativa la vendita - aveva spiegato il presidente del consorzio, Renzo Cotarella - ma lascia almeno intravedere prospettive di crescita e quanto meno consente di non affogare".  Tempo un paio di mesi il consorzio dovrebbe essere in grado anche di presentare un progetto di massima per interventi di rilancio del mercato del settore con effetti a medio lungo termine.

Pubblicato il: 13/02/2007

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