Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Il rifiuto campano non lo voglio

Arriva la 'mondezza' di Bassolino. Accompagnata da un assegno di 362mila euro per il disturbo. Montano le polemiche

Cronaca

di Dante Freddi

Le televisioni ci offrono quotidianamente l'immagine dell'area napoletana sommersa dai rifiuti e degli abitanti di quelle zone che protestano perché non vogliono discariche vicino alle loro abitazioni. Poi, parallele, l'inteviste agli oppositori della politica dei termocombustori, che dovrebbe risolvere il problema, e un servizio sull'impianto di termocombustione di Brescia, modello di efficienza e di compatibilità ecologica.
I sentimenti che montano in noi all'idea che i rifiuti "rifiutati" dai campani ce li scaricano ad Orvieto, là, di fronte alla Rupe, sono decisamente di ribellione. La ragione comprende ed accetta che la solidarietà governi questi processi delicati, ma c'è qualcosa di irrazionale che spinge altrove. È un istinto animale di difesa del proprio territorio, delle abitudini, degli stili di vita, che altri potrebbero mettere in discussione. E anche con fastidiose espressioni di arroganza. La protesta trova facili sponde e il fatto che il Comune di Orvieto impingui il proprio bilancio con questo tipo di attività ha un sapore acre di maneggio mercantile, al di là dell'utilità di quelle risorse e di quanto rendano alla città.
Le locandine ed i giornali, ovviamente, sparano l'arrivo dei rifiuti campani e già si sente la puzza.
Anche gli amministratori si muovono.
Lunedì, in Consiglio provinciale, l'assessore all'ambiente ha risposto ad una interrogazione presentata sull'argomento dei rifiuti campani ad Orvieto dal consigliere Andrea Scopetti, Margherita. «L'Accordo di programma, sottoscritto tra le Regioni Campania ed Umbria per il trasferimento nella discarica "Le Crete" di Orvieto di circa 20 mila tonnellate di rifiuti solidi urbani per ragioni di emergenza e per un periodo limitato, è una modalità operativa prevista dalle vigenti leggi (decreto Ronchi) -ha esordito l'assessore Gianni Pelini. Con tale atto -ha proseguito- è stato stabilito che i rifiuti arriveranno con una frequenza di 300 tonnellate giornaliere fino al raggiungimento del tetto previsto e che la Regione Campania corrisponderà all'Umbria un corrispettivo complessivo di circa 362 mila euro a titolo d'indennizzo per le conseguenze negative che la movimentazione dei rifiuti comporta. È stato assicurato dall'assessore regionale all'ambiente, Danilo Monelli, che tali risorse verranno utilizzate nel territorio circostante la discarica orvietana per interventi di riqualificazione ambientale. È stato anche assicurato -ha concluso Pelini- che la scelta di tali siti verrà effettuata di concerto con la Provincia di Terni e con il coinvolgimento delle Istituzioni locali». Il consigliere Scopetti, nella replica, ha affermato che «siamo giunti al 3° accordo tra le due Regioni, quando invece non era prevista la sua reiterazione. I rifiuti continuano ad arrivare, non altrettanto si può dire dei relativi indennizzi che potrebbero essere utilizzati per l'attuazione di un serio progetto di raccolta differenziata dei rifiuti che non è ancora decollato in tutto l'Orvietano». Una mesata fa, in un'occasione pubblica, anche l'avvocato Turreni ha stigmatizzato questo accordo tra regioni di sinistra, giustificandolo politicamente con la necessità di coprire l'incapacità di Bassolino a risolvere i suoi problemi.

Pubblicato il: 14/05/2003

Torna alle notizie...