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'Convegno sul tema "narrAZIONI - Valorizzare i centri storici minori'

Venerdì 9 febbraio presso la sala del governatore di Palazzo dei Sette a partire dalle ore 9,00

Il Master ACT, "Valorizzazione e gestione dei centri storici minori. AmbienteCulturaTerritorio, azioni integrate", la Fondazione per il Centro Studi "Città di Orvieto" - con il contributo del Dipartimento di pianificazione territoriale e urbanistica dell'Università di Roma "La Sapienza" e di Monti & Taft, società di management culturale -  organizzano il secondo incontro annuale sulla valorizzazione dei centri storici minori. Il 9 febbraio, nella sala del Governatore del Palazzo dei Sette ad Orvieto, prenderà il via  il convegno internazionale "NarrAZIONI", che segue al precedente "Atti d'innovazione".

"NarrAzioni - spiega Manuela Ricci, direttore del Master ACT Orvieto dell'Università degli Studi di Roma 'La Sapienza' -  intende puntare sull'economia dell'esperienza: la costruzione delle politiche e delle pratiche sulla base dell'interpretazione di un territorio: raccontare un territorio per interpretarlo; un percorso che tende ad acquisire una comprensione del territorio "dall'interno", mettere in relazione le conoscenze, coinvolgere il centro stesso e i suoi abitanti in uno sforzo di accrescimento di consapevolezza. Questo approccio innovativo verrà illustrato durante il convegno grazie alla presentazione di 'esperienze' di diversa scala, dal locale sino all'internazionale. Dalla cooperazione europea ai progetti regionali, verranno analizzati modelli di sviluppo locale e casi studio che costituiscono modelli di valorizzazione territoriale, nell'ottica di costruzione di reti materiali e immateriali".

Il convegno, che sarà aperto da Stefano Talamoni, direttore Fondazione per il Centro Studi "Città di Orvieto", dal sindaco di Orvieto, Stefano Mocio e dall'assessore ai Beni culturali e Centri storici della Regione Umbria, Silvano Rometti si articola in due sessioni.

Nella prima saranno affrontati diversi temi che riguardano l'interpretazione/conoscenza di un territorio e  le azioni di connessione: connettere, carpire la memoria del territorio, conoscere per regolare. Nella seconda i temi verteranno intorno a: costruire reti e laboratori, riportare la popolazione al centro, promuovere.

I relatori illustreranno diversi casi di studio, sulla scia degli interventi introduttivi dell'assessore regionale Rometti in riferimento al recente d.d.l. della Regione Umbria sulla valorizzazione dei centri storici, e del direttore del master ACT, Manuela Ricci sulle politiche nazionali, che apriranno la discussione.

Dall'esperienza della Fondazione che sarà illustrata dal presidente, Stefano Cimicchi, ai casi della Basilicata (San Chirico Raparo-A.Abbate, R. Argenti), del Molise (Pratiche di sviluppo locale, F. Tantillo) e della Campania (Rossigno-A. Mazzei), si svilupperà la riflessione sulle esperienze nazionali e internazionali (Cina, Laos-C. Mattogno e Francia-J. Michaud): questo l'oggetto della prima sessione, coordinata da Paolo Scattoni (docente del Master ACT).

La Sardegna (Labnet-M. Melis), la Valle d'Aosta (CulturAlp-L. Pedrazzioni, A. Zagaglia), l'Abbruzzo (Atessa-A. Staniscia) e le Marche (Immigrati e centri storici, D. Vitali) saranno al centro della seconda sessione, che si chiuderà con due interessanti esperienze di costruzione di reti: Tecla, rete dei centri storici minori (L. Lentini) e Borghi autentici (R. Tognetti).

 

 

Pubblicato il: 08/02/2007

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