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Il regioniere capo Cannas lascia l'incarico

Difficoltà interpretative - motiva Mocio - delle norme sulla definizione dei rapporti di lavoro subordinato a tempo determinato. La sua collaborazione con il Comune confligerebbe con la condizione di lavoratore in pensione
Forza Italia sulla revoca dell'incarico al ragioniere capo

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - Revocato l'incarico al ragioniere capo del Comune, Agostino Cannas. A spingere il sindaco verso la decisione resa ufficiale ieri mattina "le difficoltà interpretative - motiva Mocio - delle norme sulla definizione dei rapporti di lavoro subordinato a tempo determinato, anche alla luce di recenti sentenze (della Corte dei Conti, ndr) in materia".

 

In sostanza, la collaborazione del ragioniere capo con il Comune confligerebbe con la sua condizione di lavoratore in pensione. Il sindaco si riserva, comunque, di richiedere un parere legale più approfondito, pertanto la decisione potrebbe anche non essere definitiva.  Intanto l'incarico di Cannas è stato affidato 'ad interim' al dirigente comunale, Alvaro Rosati.

 

"Nessun rallentamento sulla redazione del bilancio" frena Mocio che lunedì sera, con la giunta, ha chiuso il lavoro preliminare per l'esercizio 2007.

 

La discussione adesso si sposterà in maggioranza. "Siamo impegnati nella ricerca dei fondi necessari attraverso operazioni di tagli alla spesa in ogni capitolo del bilancio - spiega il sindaco senza nascondere le oggettive difficoltà - fermo restando che ci sono spese non comprimibili. La giunta ha compiuto forti razionalizzazioni, un lavoro di cui sono molto soddisfatto e sono convinto che sarà un buon bilancio". Razionalizzare tutto il razionalizzabile prima di arrivare a scelte estreme. Questa, insomma, sembra essere la parola d'ordine. "Aumentare le tasse deve essere l'ultima strada per un'amministrazione - afferma il sindaco - e questo credo di averlo dimostrato non aumentando la pressione fiscale dal 2004 ad oggi".

 

Il dibattito all'interno della maggioranza comunque è caldissimo. A rendere noto il proprio punto di partenza per la discussione sull'argomento è il gruppo consiliare dello Sdi che dice "no all'aumento delle addizionali e delle imposte. Sì ad un meccanismo per un bilancio virtuoso". "Abbiamo chiesto, innanzitutto, di conoscere esattamente lo stato dei conti ed in particolare le cause dello sbilancio che ci ha costretti nel 2006 a pesanti alienazioni del nostro patrimonio - afferma il capogruppo Franco Raimondo Barbabella - perché riteniamo prioritario interrompere i meccanismi che appunto hanno condotto a tale sbilancio".

 

Sui tagli alla spesa Barbabella sottolinea poi come essi debbano "essere fatti con oculatezza ed equilibrio, stabilendo con chiarezza le priorità".

Pubblicato il: 07/02/2007

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