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Orvieto capitale delle Cittaslow sempre più slow

Il sindaco Mocio ha ribadito l'impegno della città attorno al concetto della 'slow life'. Per una rete più ampia di relazioni, progetti e azioni. La sede  dell'associazione mondiale Cittaslow ad Orvieto costituisce un'azione straordinaria di promozione della città

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"Alla luce del decennale impegno che fa di Orvieto una delle capitali indiscusse dello Slow food mondiale - ha affermato il sindaco, Stefano Mocio - ribadiamo l'impegno per favorire la costruzione - attorno al concetto della 'slow life' - di una rete più ampia di relazioni, progetti e azioni che realizzino concretamente, a partire da Orvieto, la città slow. Ospitare nella nostra città la sede di Cittaslow, compreso l'ufficio internazionale, ci inorgoglisce e ci dà allo stesso tempo un formidabile strumento di conoscenza delle migliori esperienze delle comunità mondiali e di promozione in Italia e all'estero delle nostre qualità, dei nostri prodotti e dei nostri servizi. Orvieto grazie a Cittaslow e a Slow food è oggi al centro delle attenzioni mondiali di stampa, operatori turistici, università e centri di ricerca, desiderosi di conoscere e sperimentare i fondamenti della 'vita lenta e consapevole'".

Così il sindaco di Orvieto, Stefano Mocio, in qualità di vicepresidente di Cittaslow, movimento internazionale delle città del buon vivere che ha sede in Orvieto presso Il Palazzo del Gusto, che ha partecipato nei giorni scorsi ad un vertice tra Slow food International e Cittaslow, ospite del presidente internazionale di Slow Food, Carlo Petrini, del presidente di Slow Food Italia, Roberto Burdese e del segretario della Fondazione per la Biodiversità, Paolo Di Croce.

Al centro dell'incontro, che è avvenuto esattamente a dieci anni dal primo congresso mondiale di Slow food che si tenne ad Orvieto nel 1997, vi sono state le politiche di armonizzazione tra il grande movimento di Slow food (presente oggi in 128 paesi del mondo con uffici permanenti in Italia, Giappone, Stati Uniti, Germania, Svizzera, Gran Bretagna e Francia) e Cittaslow, associazione di sindaci nata da Slow food e fondata ad Orvieto nel 1999, oggi operante in Italia, Gran Bretagna, Germania, Norvegia, Spagna, Belgio, Portogallo, Polonia, Danimarca e Francia.

L'agenda delle due associazioni sarà d'ora in avanti ancora più sincronizzata, cercando di contemperare l'impegno locale sul territorio con l'ottica internazionale. Nei prossimi mesi Slow food e Cittaslow si impegneranno congiuntamente in particolare nella direzione della fondazione di nuove reti di Cittaslow in Australia e Nuova Zelanda, in progetti in Gran Bretagna e Spagna, e nei prossimi appuntamenti internazionali, a partire da quello di Pollica (Salerno) con tutte le reti nazionali di Cittaslow  in programma dall'11 al 13 maggio e quello di Puebla (Messico) dal 16 al 18 novembre.

Pubblicato il: 05/02/2007

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