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Umbria. Disegno di legge per riportare vita nei centri storici della regione

 "Intendiamo ridisegnare le funzioni dei centri storici umbri ed arginare il degrado e lo spopolamento di luoghi che per diverse motivazioni rischiano la perdita dell'originaria identità - ha detto l'assessore Rometti"

La regione dell'Umbria si è posta il problema di riportare residenti, attività economiche e turisti nei centri storici dell'Umbria attraverso politiche integrate di promozione e recupero, da attuare in stretta sinergia con soggetti pubblici e privati.
 "Intendiamo ridisegnare le funzioni dei centri storici umbri ed arginare il degrado e lo spopolamento di luoghi che per diverse motivazioni rischiano la perdita dell'originaria identità - ha detto l'assessore Rometti".

E' questo il fine che persegue il nuovo disegno di legge che detta  "norme per i centri e nuclei storici" , preadottato dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore ai centri storici Silvano Rometti. Il piano ha l'ambizione di riqualificare e valorizzare "il tessuto storico dell'Umbria, integrando recupero edilizio ed attività produttive, politiche culturali e promozione sociale" e di "incentivare la residenzialità secondo condizioni di sviluppo sostenibile dell'ambiente urbano".  Il disegno di legge individua negli "ambiti di rivitalizzazione prioritaria" la parte dei centri e nuclei storici dove concentrare maggiormente l'impegno pubblico e finalizzare quello  privato per il recupero urbanistico, edilizio, sociale ed ambientale delle aree e degli edifici. Prevede inoltre l'attivazione di strumenti e di "quantità edificatorie premiali" per la realizzazione degli interventi; la definizione di un "quadro strategico di valorizzazione" da parte di Comuni, istituzioni pubbliche, imprese, operatori privati per la promozione delle attività economiche e la semplificazione di alcune procedure.
  "La questione del rilancio dei centri storici è una problematica comune a livello nazionale ed europeo. Ma sono certo  - ha sottolineato Rometti - che la nostra proposta di legge sia decisamente innovativa. La questione viene affrontata non solo da un punto di vista edilizio ed urbanistico, ma con un approccio culturale in cui si integrano politiche diverse per ridare ai centri storici umbri il ruolo centrale e strategico che loro compete nella città e nella regione.". 
"Il disegno di legge - ha concluso - contiene indirizzi per regolarne la conservazione, la tutela ed il recupero ma anche, e soprattutto, per garantire la qualità fisica e sociale dell'abitare e per stimolare nuove azioni culturali ed economiche.
 In particolare la normativa intende per centri e nuclei storici le zone "A" perimetrale a norma di legge dagli strumenti urbanistici generali: ambiti insediativi che rivestono carattere storico, artistico, culturale e paesaggistico. In questo ambito vengono definite sia le azioni di recupero per immobili e spazi pubblici e privati,  sia gli  strumenti attuativi per consentire, anche con il concorso delle forze economiche e sociali, efficacia ed unitarietà degli interventi. Il disegno di legge verrà inviato al Tavolo del Patto per lo sviluppo dell'Umbria ed al Consiglio delle autonomia locali, prima di essere approvato dalla Giunta regionale.

Pubblicato il: 03/02/2007

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