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Associazioni contro la riduzione della zrc 'Renara'

Sempre più ampia l'opposizione contro la riduzione della superficie della zona di ripopolamento e cattura della "Renana". Gli interventi dell'associazione "La Renara" e "Cosmo"

Sempre più ampia l'opposizione contro la riduzione della superficie della zona di ripopolamento e cattura della "Renana".

Dopo l'intervento del WWF, intervengono anche l' associazione di promozione sociale la "Renara" e il comitato per la salvaguardia e la valorizzazione delle Valli del Montarale e del Monte Peglia, che pubblichiamo intergralmente.

Comunicato dell' Associazione di promozione sociale "LA RENARA"

"L'Associazione di promozione sociale "LA RENARA" di Castel Giorgio ribadisce il suo "NO" alla riduzione della superficie della  Z.R.C.,"NO"  alla sottrazione di una zona "nevralgica" importante per l'equilibrio del suo intero ecosistema.

La nostra posizione, espressa ormai  già da qualche anno e in più occasioni, si allinea a quella della Federcaccia, del WWF di Orvieto e di altre Associazioni impegnate nella salvaguardia del  territorio.

Non bastasse il parere tecnico negativo dell'Ufficio Caccia Pesca di Orvieto, al quale  ci auguriamo verrà riconosciuto il giusto valore, almeno in quanto espressione di un lavoro svolto da "esperti " pubblici su mandato della stessa Amministrazione Provinciale, ricordiamo che già almeno 600 cittadini hanno  manifestato la loro contrarietà aderendo alla nostra raccolta di firme.

Tra i firmatari la quasi totalità dei residenti di Castel Giorgio che all'interno della Renara non solo vivono, ma svolgono attività commerciali e agricole: troviamo, infatti, agriturismi, B&B, allevamenti e una casa di riposo per anziani.

L'associazione "la Renara " è ben felice di vedere che la preoccupazione di gestire intelligentemente un determinato territorio, in questo caso con eccellenti prerogative naturalistiche ed agroambientali, non è appannaggio dei "soliti ambientalisti" ma raccoglie consensi in modo trasversale interessando cittadini, lavoratori e gli stessi cacciatori che da tempo hanno imparato cosa vuol dire gestire il patrimonio faunistico-venatorio garantendo conservazione e continuità.

Anche noi, come hanno già fatto le associazioni venatorie ed i Sindaci di Castel Giorgio, Castelviscardo ed Orvieto, attendiamo un incontro con l'Assessore Pelini che, confidiamo, vorrà tenere nella giusta considerazione  le istanze espresse da cittadini che hanno a cuore l'interesse della comunità e la tutela del proprio territorio.

A questo punto chiediamo:

- Vista la sempre crescente esigenza di partecipare da parte dei cittadini alla vita amministrativa locale non sarebbe utile e doverosa una maggiore chiarezza ed informazione sul "destino della Renara"?

- Ha qualche valore il parere della popolazione locale?

- E' possibile coniugare le prerogative naturalistiche ed agroambientali della Renara  a quelle faunistico-venatorie con cui è nata nel lontano 1976?

Noi riteniamo di SI e insieme alla federcaccia , al WWF e a quanti lo vorranno ci impegneremo con le attuali Amministrazioni affinché questo accada.

 

Comunicato del comitato per la salvaguardia e la valorizzazione delle Valli del Montarale e del Monte Peglia

"Dopo il wwf  e  la Federcaccia anche l'associazione co.s.mo. prende posizione contro lo "smembramento " della zrc "la renara". La riapertura, dopo 30 anni di attività della zona di ripopolamento e cattura, trova contrari anche i tecnici della provincia di terni che hanno espresso parere nettamente contrario in merito.

 

Avevamo sventato lo stesso tentativo nel 2005 anche grazie alla mobilitazione di oltre 600 cittadini residenti nei comuni di Orvieto e Castel Giorgio contrari alla proposta di " apertura" di circa 150 ettari della ZRC " La Renara" tutti compresi nel comune di Castel Giorgio. Con la convinzione che a questa prima operazione sarebbe succeduta la completa apertura della rimanente parte della Renara (gli altri 750 ettari tutti nel comune di Orvieto) con il risultato della perdita di un esteso polmone di biodiversità  dell'Orvietano.

 

La proposta sostenuta allora a spada tratta dall'ex segretario dei DS di Orvieto ed ora presidente del consiglio provinciale di Terni Giuseppe Ricci viene oggi dallo stesso riproposta su pressione di alcune associazioni venatorie (non tutte ,infatti la Federcaccia è nettamente contraria, come apparso anche sui quotidiani locali in questi giorni), anche contro ogni documentato parere tecnico negativo della stessa Provincia di Terni , la estesa petizione di centinaia di cittadini ed operatori turistico-commerciali dell'area, la spaccatura nello stesso mondo venatorio.

 

La ZRC  "La Renara " istituita nel 1976 è oggi un unicum  ambientale di grande pregio, dove gli animali vivono- grazie anche agli attenti prelievi selettivi operati dalla Provincia di Terni- in buona armonia con le attività agricole e turistico-commerciali presenti nell'area, oltre a  svolgere -anche ai fini venatori- una importante produzione di selvaggina per la caccia (attività di ripopolamento e cattura).

 

Sostiene infatti in merito  il Servizio ittico-faunistico della Provincia di Terni in un documento ufficiale che " in considerazione di tutti gli aspetti sia faunistici che agricoli-ambientali, che di partecipazione ed interesse del mondo venatorio" di debba esprimere "un parere sfavorevole alla proposta riduzione della superficie della ZRC La Renara".

 

Chiediamo pertanto al presidente della Provincia  Andrea Cavicchioli , all'assessore competente Gianni Pelini, ai membri della Giunta e del Consiglio Provinciale di Terni, ai sindaci di Orvieto e Castel Giorgio, a tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione di sostenere questa battaglia di civiltà e di isolare "gli estremismi" immotivati  portatori solo di progetti di diseconomie e degrado per l'intero Orvietano.

 

Pubblicato il: 01/02/2007

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