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Ultimato il recupero dei fontanili storici di San Gemini

Prosegue l'opera di valorizzazione delle aree rurali da parte del Gal Ternano

TERNI - Il Gal ternano ha scelto di investire parte dei fondi Leader plus per il recupero dei beni culturali minori del territorio. Di quei beni che, fattivamente, possono contribuire a valorizzare la zona in cui sono situati, aumentandone anche l'appeal turistico. 

"La ricchezza delle nostre zone rurali - spiega Albano Agabiti, presidente del Gal ternano -  è contraddistinta dalla disponibilità di acqua, da sempre motore di sviluppo e di crescita di un territorio. E in questo contesto si inserisce l'opera di recupero degli antichi Fontanili di San Gemini: ristrutturare le vecchie sorgenti, renderle visibili e fruibili, significa svolgere un'importante azione storico culturale".

Un contributo di circa diecimila euro per interventi che hanno interessato la  Sorgente dei Sorbi, quella di San Giovanni, quella in località Capinere e quella in località Collepizzuto: "Tra le più importanti - spiegano dall'amministrazione comunale della cittadina - per essere inserite in un percorso promozionale, turistico e culturale cui San Gemini aspira".  "Abbiamo colto questa opportunità del finanziamento per recuperare questi quattro vecchi fontanili rurali - spiega il sindaco Mauro Paci - un pezzo di storia della vita delle campagne della nostra comunità, dove l'acqua era fondamentale sia perché serviva agli animali, ma anche come "fonte" di socializzazione. Un tempo, grazie all'acqua, le donne avevano modo di stare tra loro e chiacchierare, quando si incontravano alla fontana per lavare i vestiti. Momenti di vita contadina estremamente importanti. Questo primo intervento sui fontanili ha aperto una discussione che diventerà progetto, nei prossimi mesi, perché vorremmo andare a riscrivere la storia della nostra acqua e dei nostri fontanili, dal '500 in poi. Siccome abbiamo una biblioteca storica, siamo nella condizione di poterlo fare, tracciando i percorsi delle acque che toccano tutto il territorio comunale. Non solo, dunque, i quattro fontanili recuperati, ma anche gli altri, come quelli del centro storico. Insomma delineare il passato delle acque di San Gemini, che non è solo fatto di acque minerali".

Quest'opera si inserisce tra le tante che stanno per essere portate a compimento, nei due bandi istituiti dal Gal Ternano: il primo del 2003, i cui i relativi progetti sono stati tutti completati. Il secondo, invece, nel quale rientra San Gemini, è stato approvato a fine 2005. "Il nostro obiettivo - conclude Agabiti - è riportare le nostre aree rurali allo splendore che meritano, permettendo così al nostro territorio di riacquistare la sua memoria storica, che affonda le radici nella migliore tradizione agricola".

Prosegue l'opera di valorizzazione delle aree rurali da parte del Gal Ternano

 

TERNI - Il Gal ternano ha scelto di investire parte dei fondi Leader plus per il recupero dei beni culturali minori del territorio. Di quei beni che, fattivamente, possono contribuire a valorizzare la zona in cui sono situati, aumentandone anche l'appeal turistico. 

"La ricchezza delle nostre zone rurali - spiega Albano Agabiti, presidente del Gal ternano -  è contraddistinta dalla disponibilità di acqua, da sempre motore di sviluppo e di crescita di un territorio. E in questo contesto si inserisce l'opera di recupero degli antichi Fontanili di San Gemini: ristrutturare le vecchie sorgenti, renderle visibili e fruibili, significa svolgere un'importante azione storico culturale".

Un contributo di circa diecimila euro per interventi che hanno interessato la  Sorgente dei Sorbi, quella di San Giovanni, quella in località Capinere e quella in località Collepizzuto: "Tra le più importanti - spiegano dall'amministrazione comunale della cittadina - per essere inserite in un percorso promozionale, turistico e culturale cui San Gemini aspira".  "Abbiamo colto questa opportunità del finanziamento per recuperare questi quattro vecchi fontanili rurali - spiega il sindaco Mauro Paci - un pezzo di storia della vita delle campagne della nostra comunità, dove l'acqua era fondamentale sia perché serviva agli animali, ma anche come "fonte" di socializzazione. Un tempo, grazie all'acqua, le donne avevano modo di stare tra loro e chiacchierare, quando si incontravano alla fontana per lavare i vestiti. Momenti di vita contadina estremamente importanti. Questo primo intervento sui fontanili ha aperto una discussione che diventerà progetto, nei prossimi mesi, perché vorremmo andare a riscrivere la storia della nostra acqua e dei nostri fontanili, dal '500 in poi. Siccome abbiamo una biblioteca storica, siamo nella condizione di poterlo fare, tracciando i percorsi delle acque che toccano tutto il territorio comunale. Non solo, dunque, i quattro fontanili recuperati, ma anche gli altri, come quelli del centro storico. Insomma delineare il passato delle acque di San Gemini, che non è solo fatto di acque minerali".

Quest'opera si inserisce tra le tante che stanno per essere portate a compimento, nei due bandi istituiti dal Gal Ternano: il primo del 2003, i cui i relativi progetti sono stati tutti completati. Il secondo, invece, nel quale rientra San Gemini, è stato approvato a fine 2005. "Il nostro obiettivo - conclude Agabiti - è riportare le nostre aree rurali allo splendore che meritano, permettendo così al nostro territorio di riacquistare la sua memoria storica, che affonda le radici nella migliore tradizione agricola".

Pubblicato il: 01/02/2007

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