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Cinque milioni di euro finanziano cinque progetti

Promuovere l'occupazione contrastando le discriminazioni e le disuguaglianze. Azioni di formazione e informazione dei lavoratori

Cronaca

Promuovere l'occupazione contrastando le discriminazioni e le disuguaglianze che possono prodursi nel mercato del lavoro umbro, attraverso azioni di formazione e informazione dei lavoratori e mediante la qualificazione e lo sviluppo delle imprese dell'economia sociale. Sono questi gli obiettivi dei cinque progetti "Equal" (programma strategico dell'Unione europea finalizzato all'occupazione 2000-2006, triennio 2000-2002) per l'Umbria, finanziati con 4milioni 759mila euro, che sono stati presentati a Perugia, nel corso di un seminario promosso dalla Regione Umbria-assessorato alle politiche formative e del lavoro.
L'inserimento lavorativo degli immigrati, iniziative a sostegno dell'economia sociale, nuova occupazione nelle aree naturali protette, la formazione degli operatori del settore sociale e la facilitazione nell'accesso delle donne ai livelli dirigenziali e decisionali delle aziende sono gli obiettivi dei cinque progetti illustrati. ("Rete per l'adozione professionale degli immigrati", "A.R.E.S.", "Emporio Lavoro", "Equal per APE-Compagnia dei Parchi", "VI.O.LA.").
L'assessore regionale alle politiche attive del lavoro, Gaia Grossi, nel suo intervento ha sottolineato «"'importanza che riveste l'attivazione dei progetti 'Equal' per l'Umbria: si tratta infatti di misure profondamente innovative, diverse da quelle 'tradizionali', che vengono finanziate in forza della qualità dei progetti proposti. Un modo per prepararci al 'dopo 2006', quando i meccanismi di finanziamento si baseranno sulla competizione di qualità. I destinatari delle azioni previste - ha concluso Grossi - rappresentano una risorsa umana tradizionalmente 'debole', nei confronti della quale si elaborano interventi mirati alla piena valorizzazione delle specifiche abilità e competenze, in coerenza con quell'obbiettivo di coesione sociale che è alla base del Patto per lo siluppo dell'Umbria».
I cinque progetti scelti in ambito regionale - come ha spiegato le dirigente regionale del servizio politiche attive del lavoro, Anna Ascani - propongono interventi altamente innovativi, da attuarsi in precisi ambiti territoriali, attraverso la creazione di una rete locale (istituzioni, forze sociali, imprese, associazioni che partecipano attivamente alla realizzazione del progetto), e di una rete europea che promuova la collaborazione e lo scambio di esperienze realizzate dai diversi stati membri. I progetti sono ormai giunti all'inizio della fase di attuazione e saranno attentamente monitorati, per seguirne costantemente le varie fasi di attuazione.
Il progetto in cui è presente anche il Comune di Orvieto si chiama "VI.O.LA".
"VI.O.LA." (Vita oltre il lavoro) è stato illustrato da Ilaria Rispoli della "Galgano International" e si prefigge di facilitare l'accesso delle donne ai processi decisionali delle aziende, attraverso una formazione specifica e mirata e stipulando accordi specifici tra aziende, amministrazioni e lavoratrici beneficiarie. Oltre a "Galgano international onp", che è il soggetto capofila, gli proponenti di "VI.O.LA" sono i Comuni di Terni, Narni e Orvieto, l'associazione internazionale "IL Cenacolo" e l'"Associazione per la formazione professionale sui servizi pubblici". I fondi a disposizione per questo progetto ammontano a 770mila 825 euro.
Gli altri progetti finanziati sono anch'essi di grande interesse.
lo scambio di esperienze umane e professionali tra immigrati ed anziani che hanno lavorato nelle piccole e medie imprese umbre sono alla base del progetto "Rete per l'adozione professionale degli immigrati". Si tratta - come ha spiegato Nadia Favalli, dell'associazione "SMILE" e coordinatrice del progetto - di un modello innovativo di relazioni, capace di trasmettere saperi e competenze che facilitino l'accesso degli immigrati nel mercato del lavoro, attraverso azioni assistite di "accompagnamento" nell'inserimento lavorativo. Referente del progetto è l'associazione "SMILE" insieme a Cgil-Cisl-Uil, IAL, Enfap, Confapi, Centro Servizi Multietnici, Apiform, consorzio Mainisys, Sviluppumbria e Agenzia per l'innovazione nell'Amministrazione e nei servizi pubblici. I fondi messi a disposizione sono di 981mila euro.
I contenuti del progetto "A.R.E.S." ("Adattabilità delle risorse dell'economia sociale") - presentato da Mario Margasini, assessore del Comune di Foligno (referente del progetto) e da Fabiola Acciarri, responsabile del monitoraggio di "Ares" - riguardano invece la qualificazione e l'adattabilità delle competenze di chi opera nel settore dell'economia sociale, individuando profili che possano rispondere anche all'alta domanda di servizi socio-assistenziali. Oltre al Comune di Foligno sono coinvolti nel progetto: i Comuni di Perugia, Terni, Narni, Spoleto, Norcia, Città di Castello, Gubbio, Todi e Panicale; l'APIS, il Consorzio TUCEP, il Forum del III settore, Sviluppumbria, la Cassa di Risparmio di Foligno, l'Associazione industriali di Foligno, la Asl 3, il Consorzio BIM e varie cooperative sociali. I fondi assegnati ad "ARES" ammontano a 725mila 314 euro.
La produzione di iniziative locali a sostegno dell'economia sociale è quanto si propone il progetto "Emporio Lavoro" che prevede - come ha spiegato il responsabile del progetto, Vincenzo Castelli - una prima fase di rilevazione dei bisogni e delle criticità delle imprese, ed una seconda fase di scambio di esperienze, accompagnamento e informazione delle realtà più evolute nei confronti dei destinatari delle azioni previste dal programma. Il referente è il Comune di Perugia, i partners sono i Comuni di Norcia, Panicale, Città di Castello, Foligno, Gubbio, Spoleto, Todi, la Provincia di Perugia, il Forum del III settore, l'ARCI, alcune cooperative sociali, la ASL 2, Sviluppumbria, la Banca Popolare Etica i Consorzi BIM e ABM. Il finanziamento complessivo è di 1milione 484mila euro circa.
Il progetto "Equal per APE Compagnia dei Parchi" (la sigla APE sta per "Appennino Parco D'Europa") - come hanno spiegato Roberto di Vincenzo, presidente del "CARSA spa", Calogero Alessi, presidente di Sviluppumbria e Antonio Nicoletti di Legambiente - si prefigge di creare nuove economie, incrementare il valore del patrimonio immobiliare, aumentare il flusso turistico e creare nuova occupazione nelle aree protette. Altri partners, oltre a CARSA (referente progetto) e Sviluppumbria e Legambiente, sono la "CRESME Ricerche spa", la Federazione Nazionale dei Parchi e delle Riserve Naturali, il Parco regionale di Monte Cucco e quello nazionale di Monti Sibillini. Il finanziamento a disposizione ammonta a 774mila 685 euro.

Pubblicato il: 17/05/2003

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