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Paolo Fresu Talkabut. Presentato il libro di Luigi Onori

Il libro su Paolo Fresu, scritto da Luigi Onori su proposta di Stampa Alternativa, è stato presentato al Caffè Montanucci di Orvieto

foto di copertina
di Santina Muzi

"Non ce la faremo mai".

E' difficile scrivere la biografia di un artista vivente. Lo è ancor più se si  parla di Paolo Fresu, uno dei più prestigiosi suonatori di tromba jazz del mondo. Singolare la procedura: una serie di scambi di posta elettronica tra il musicista e lo scrittore.

L'enorme quantità di materiale a disposizione, in relazione alla scarsità del tempo da dedicare al progetto, spaventa un po' tutti.

"Non ce la faremo mai" è la frase ricorrente.

Infine il lavoro a quattro mani e due voci giunge in porto.

Lunedì 22 gennaio il libro su Paolo Fresu, scritto da Luigi Onori su proposta di Stampa Alternativa, è stato presentato al Caffè Montanucci di Orvieto nel corso della manifestazione "Paolo Fresu 3" organizzata dal Teatro Laboratorio Orvieto.

Paolo Fresu è figlio di pastori. Nato in un piccolo paese sardo, ha, tra i suoi ricordi più vivi, le pecore, la montagna, la natura selvaggia.

Pochi gli stimoli del piccolo centro, lontani i percorsi comuni a molti giovani che crescono nelle città.

Non poteva immaginare Paolo Fresu, quando percorreva i settanta chilometri che dal paesello portavano a Sassari, dove frequentava la scuola, su quali strade lo avrebbe condotto la vita.

Nemmeno poteva sognare, allora, quando suonava nella banda del paese o eseguiva i ballabili nelle feste di piazza e ascoltava musica dalle cassette del fratello maggiore, di diventare un musicista così apprezzato da raggiungere la notorietà.

Il jazz è stato un incontro casuale, una curiosità scaturita nell'istante in cui ha sentito un brano per radio. Musica stranissima, veloce, suonata da una tromba.

Oggi nel paese è presidente dell'Associazione culturale.

In un paese piccolissimo con qualche migliaio di abitanti abbiamo creato il Festival Jazz, una cosa molto importante, una festa collettiva. Nel festival si racchiude tutta la mia filosofia di pensiero, l'arte è uno strumento di aggregazione dove c'è comunione con le altre arti...-

Paolo Fresu, un giovane musicista che entusiasma e trascina.

Così tanto che circa duecento persone si offrono di trasportare il pianoforte sulla montagna dov'è già pronto un accordatore.

Pare di sentire la musica del pianoforte sulla cima della montagna e Paolo Fresu, che all'alba, ritto sullo sperone roccioso suona la tromba.

Scendono verso valle le note. Avvolte nei tepori brumosi del primo mattino e cullano il lento risveglio dell'isola.

Pubblicato il: 25/01/2007

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