Mostra antisemita? Mocio: 'E allora dovrebbe mettersi al rogo gran parte dell'arte italiana ispirata al sacro'

ORVIETO - "La mostra in questione, di per sé, costituisce solo una documentazione storico-iconografica delle rappresentazioni miracolistiche, del resto in nome di una invocata revisione della cultura popolare dovrebbe forse mettersi al rogo gran parte dell'arte italiana ispirata al sacro?".

Così il sindaco di Orvieto Stefano Mocio respinge categoricamente le accuse di antisemitismo avanzate dall'associazione "Amici di Israele" nei confronti dell'esposizione, curata dall'artista Giorgio Meloni, presso chiesa di San Francesco dove sono in mostra una quarantina di quadri ed immagini dedicati ai miracoli attribuiti alle ostie sacre. Il sindaco ha anche ricordato che la città di Orvieto ha "ottimi rapporti di amicizia e gemellaggio fattivo con città palestinesi ed israeliane".

Il vescovo, d'altro canto, aveva ribadito come non ci fosse alcuna intenzione di ferire la sensibilità di alcuno. "Quelle raffigurazioni - aveva detto monsignor Giovanni Scanavino- risentono evidentemente del periodo in cui vennero realizzate, ma c'è la massima disponibilità a valutare le opere esposte".