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Luci ed ombre nella discussione sulla Despina. Interviene Maurizio Conticelli

Approfondimento

di Maurizio Conticelli, capogruppo dei democratici in Consiglio comunale ad Orvieto

L'attesa discussione in Consiglio Comunale del Piano attuativo DESPINA non ha mancato di fornire elementi di novità, destinati a suscitare ulteriori dibattiti nel breve termine.
Al solito denunciamo l'arroganza della maggioranza che, nonostante gli impegni assunti al momento dell'adozione del piano nella tristemente famosa seduta dell'1/8/2002, si è presentata all'appuntamento finale senza aver risolto la delicata situazione viaria della zona, il cui "approfondimento" è stato nel frattempo affidato ad un noto consulente.
Quest'ultimo, invitato ad illustrare i contenuti salienti dello studio in corso, ha precisato che esistono le condizioni per avviare un primo stralcio funzionale a partire proprio dall'Amerina e che andrà completamente rivista l'iniziale funzione territoriale della complanare (definito dal consulente come il "tunnel" Amerina-Bardano), per integrarla con efficaci intersezioni in corrispondenza, in particolare, di Ciconia e del nuovo Ospedale.
Proprio le stesse osservazioni che sollevammo, inascoltati, in occasione della complanare 1 (quella di PRG) e della complanare 2 (quella preliminare alla adozione del piano DESPINA), allorché l'Amministrazione Comunale e la maggioranza consiliare sostennero esattamente il contrario.
È stato sufficiente solo questo argomento per motivare una nostra pregiudiziale alla prosecuzione del dibattito, quando almeno il buon senso avrebbe preteso che la discussione DESPINA avesse dovuto essere preceduta da un dibattito e dall'approvazione dei nuovi assetti viari, incentrati su quella che definiremo "complanare 3".
La maggioranza non ha approvato la nostra richiesta di rinvio, né ha consentito di sospendere la seduta consiliare per acquisire, in sede di conferenza dei capi gruppo, ulteriori indicazioni sullo studio in corso inerente la viabilità, provocando l'abbandono temporaneo dell'aula da parte di membri delle minoranze.
La verità è che una decisione tanto delicata, che aveva scaldato gli ambienti politici e cittadini e potenzialmente in grado di provocare ulteriori lacerazioni, non poteva tatticamente essere portata oltre nel tempo, pena il rischio di innescare un clima da bagarre proprio alla vigilia delle prossime amministrative.
Emerge a questo punto la pesante insufficienza della pianificazione urbanistica e l'incapacità programmatoria dell'Amministrazione che, dopo l'approvazione del PRG (febbraio 2000), ha dovuto registrare una prima bocciatura della complanare da parte della Regione, poi una seconda da parte del consulente ed ora si accinge a presentare una nuova versione ( ci fa piacere che le nuove indicazioni coincidano con le nostre critiche, ndr), quando invece proprio la ridefinizione dell'assetto viario, indipendentemente dalla DESPINA, avrebbe dovuto costituire l'elemento su cui poggiare la riqualificazione urbanistica della Città.
L'approvazione del piano attuativo sull'Amerina, definito anche "Porta di Orvieto", appare allora come una vera e propria forzatura, cui abbiamo dovuto subordinare l'assetto viario ottimale, la riqualificazione del principale ingresso ad Orvieto, la stessa dignità dei Consiglieri comunali (il clima e le condizioni di oggi, al momento dell'approvazione, non sono dissimili da quelle presenti al momento dell'adozione dell'1/8/2002) e dei Cittadini/Associazioni, le cui numerose e motivate osservazioni non sono state praticamente nemmeno prese in considerazione.
Le responsabilità sono estese, a partire dalla Regione, che non ebbe il coraggio di rinviare al mittente il PRG di Orvieto, stralciandone solo la complanare, ma accettando che proprio sul lotto DESPINA potessero insistere doppie previsioni urbanistiche (viabilità + insediamenti produttivi), e soprattutto del Comune, laddove nel novembre del 2001 modificò i parametri urbanistici e di qualificazione ambientale dell'area suddetta, di fatto consentendo l'aumento della superficie fondiaria occupata dagli edifici per insediamenti produttivi e compromettendo la finalità ed il significato della Porta di Orvieto.
Altro che incapacità delle minoranze a proporre soluzioni alternative, come sostenuto in Consiglio comunale da alcuni amministratori!
Le ultime fasi della seduta consiliare hanno comunque fatto registrare un'inattesa convergenza, allorché un documento di indirizzi generali del Consigliere Barbabella è stato trasformato in risoluzione dalle minoranze ed emendato ulteriormente (vedi documenti allegati), riscuotendo poi l'approvazione unanime dell'Assemblea.
Ne diamo atto alla maggioranza; ciò consentirà infatti di compiere ulteriori riflessioni sul piano DESPINA, secondo modalità peraltro da verificare, per attenuarne l'impatto e migliorarne l'inserimento nel contesto urbano esistente.
Orvieto, 10 maggio 2003

Così nel Consiglio comunale del 9/5/2003

PIANO ATTUATIVO DESPINA (S.S. AMERINA) - punto n° 2 dell'ordine del giorno integrativo

INDICAZIONI PRESENTATE DAL CONSIGLIERE BARBABELLA (documento letto in Consiglio e consegnato alla Presidenza)

Con riferimento al punto 2 dell'integrazione dell'o.d.g. del Consiglio Comunale del 9 maggio 2003 (pratica Porta di Orvieto) si forniscono le seguenti indicazioni per il lavoro dell'Ufficio e dell'Amministrazione in tutte le fasi di attuazione che seguiranno:
1) VIABILITA' E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA
- Procedere ad una definizione dei nuovi assetti viari di tutta la zona in modo che la realizzazione di cui preceda ed accompagni l'attuazione del progetto Despina;
- Ristabilire una continuità funzionale ed estetica di tutta la zona lungo l'asse stradale dell'Amerina;
- Riqualificare il bordo strada mediante marciapiedi ed adeguato arredo;
- Formazione di spazi di sosta differenziata per mezzi pesanti, sosta lunga, sosta breve, ecc.;
- Riqualificazione di tutta la rete degli accessi e realizzazione di adeguati percorsi pedonali;
- Collegamento con la viabilità interna di S. Letizia (attualmente in fase di studio e con previsione di attuazione entro il primo semestre del 2004).
2) PORTA DELLA CITTA' O STRUTTURA DI ACCOGLIENZA
- Deve essere ben visibile e quindi preminente rispetto alle attività che attualmente si affacciano sulla statale Amerina;
- Le sue dimensioni debbono essere adeguate alle funzioni che deve svolgere;
- Accesso e parcheggio ad area deve essere a suo esclusivo servizio;
- Deve essere collegata telematicamente con i punti informativi della città;
- Deve avere un aspetto architettonico particolarmente curato e qualificato ispirato ad un'idea identificativa della città e del territorio. In questo senso non va escluso l'incarico ad un professionista di riconosciuta esperienza e qualificazione professionale.

RISOLUZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE CONTICELLI

Trasformare le indicazioni contenute nel documento del Consigliere Barbabella in risoluzione da dibattere in questa seduta per impegnare conseguentemente il Consiglio Comunale e la Giunta.

EMENDAMENTO ALLA "RISOLUZIONE CONTICELLI" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE FELLA

Risoluzione da intendere quali prescrizioni condizionanti il rilascio della concessione salvo ulteriori prescrizioni

ESITO DELLE VOTAZIONI

"EMENDAMENTO FELLA": approvato alla UNANIMITA'
"RISOLUZIONE CONTICELLI": approvata alla UNANIMITA'
PIANO ATTUATIVO DESPINA: approvato a maggioranza con i voti favorevoli di Antoniella (RC), Meffi (lista civica), Materazzo, Federici, Gambetta, Grisci, Gulino, Maggi e Cimicchi (DS), Barbabella, Ranchino e Gialletti (SDI); hanno votato contro Ermini e Turreni (FI), Olimpieri e Fella (AN), Conticelli (Democratici).

Pubblicato il: 12/05/2003

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