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Tione, preoccupazione dei sindacati

La lentezza dei tempi per la cessione dell'attività e delle licenze rischia di far interrompere il ciclo produttivo

ORVIETO - Tione: è possibile che si debba interrompere la produzione se non si accelerano i tempi della cessione. E' la preoccupazione dei lavoratori dello stabilimento orvietano di fronte ai tre rinvii che ci sono già stati tra Nestlè e nuova proprietà per la firma del compromesso preliminare che segna il primo passo verso la definitiva cessione dell'azienda.

"C'è il timore che qualche intralcio burocratico - spiega meglio Michele Racanella (nella foto), responsabile territoriale della Flai - possa far allungare i tempi per il passaggio, soprattutto quello delle concessioni regionali che può compromettere la continuità della produzione. In questo momento il magazzino della Tione è pieno e gli ordini vanno a rilento. I lavoratori, quindi, faranno una settimana di manutenzioni e poi si vedranno costretti a sfruttare le ferie come strumento forzoso per allungare i tempi, in attesa che tutto si risolva".

Il segretario regionale della Flai, Vincenzo Sgalla, dal canto suo, sottolinea anche "il comportamento esemplare di tutti i lavoratori, che hanno sempre dimostrato un profondo senso di responsabilità, anche nei momenti più difficili. Lo testimonia anche il fatto che la produzione del Diger Seltz, che rimarrà di proprietà della Nestlè, non ha mai subito ritardi. Questo comportamento e senso di responsabilità - aggiunge Sgalla - non può essere interpretato come debolezza. Saremo, perciò, costretti ad assumere un altro atteggiamento, se nei prossimi giorni non avremo risposte più precise".

Nelle prossime settimane si apriranno tavoli istituzionali sull'intera vicenda.

Pubblicato il: 19/01/2007

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