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Lettera ai ministri. Il wwf di Orvieto scrive:"Il direttore tecnico dei lavori presso la caserma è anche l'Assessore all'ambiente del Comune di Orvieto, i cui uffici tecnici hanno prontamente concesso tutti i permessi di loro competenza'

Sui pini abbattuti alla Smef il WWF di Orvieto scrive ai mininistri competenti per segnalare anche la curiosa anomalia di Desideri, assesore direttore tecnico dei lavori che si stanno realizzando

Al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
On. Alfonso Pecoraro Scanio

E p.c. al Ministro delle Infrastrutture
On. Antonio Di Pietro
al Ministro dell'Economia e delle Finanze
On. Tommaso Padoa Schioppa

Orvieto, -- gennaio 2007

Oggetto:  segnalazione di abbattimento non autorizzato di otto pini monumentali nella Caserma Monte Grappa di Orvieto

Gentile Ministro,
Segnalo a Lei e ai Suoi colleghi Ministri che leggono per conoscenza una storia ordinaria di abuso e arbitrio che potrebbe essere considerata "piccola" se paragonata con i soprusi patiti quotidianamente da moltissimi ambienti e paesaggi italiani, ma che tuttavia è indicativa di comportamenti prepotenti e sul filo della legalità da parte dei protagonisti e di colpevole acquiescenza, se non di complicità, da parte degli amministratori locali in uno dei territori più noti del centro Italia per il suo "appeal" paesaggistico e ambientale.
Il luogo è il centro storico di Orvieto, dove la Caserma Monte Grappa, precedentemente utilizzata come scuola militare di educazione fisica (SMEF) e attualmente occupata dalla Guardia di Finanza, è circondata da un ampio parco ricco di decine di pini monumentali di quasi sessant'anni di età. Questo parco, uno dei pochi polmoni verdi esistenti sulla rupe, è radicato nella memoria storica degli orvietani che per molti anni lo hanno utilizzato sia per lo svago che per la fruizione di alcuni impianti sportivi. Da circa dieci anni non è più così, ma non è questo il punto.
Nello scorso mese di dicembre, otto pini sono stati abbattuti per consentire la costruzione di nuove palazzine funzionali alle esigenze dei finanzieri. In realtà, però, nel complesso da essi occupato sono disponibili diverse migliaia di metri quadrati già edificati e completamente inutilizzati. Inoltre non è stata chiesta alcuna autorizzazione paesaggistica, o di altro genere, per questo abbattimento.
Ritengo sia da rammentare che, dal 10 novembre 2005, con la sentenza n. 6312 del Consiglio di Stato, sez. IV, anche le opere destinate alla difesa militare, realizzate in zona vincolate, debbono ottenere l'autorizzazione paesaggistica.
Nel merito un cittadino, il dott. Salvatore Fabrizio Grafeo,  ha inoltrato un  esposto alla Procura di Orvieto, che ha aperto un fascicolo. Questo fatto tuttavia non è bastato ad ottenere, quanto meno, una sospensione dei lavori.
Ultima informazione a corredo. Il direttore tecnico dei lavori presso la caserma è anche l'Assessore all'Ambiente del Comune di Orvieto, i cui uffici tecnici hanno prontamente concesso tutti i permessi di loro competenza per le nuove costruzioni.
Mi domando, e chiedo a Lei e ai Suoi colleghi Ministri: è possibile intervenire in qualche modo, non fosse altro che per evitare il ripetersi di episodi del genere e per consentire ai cittadini orvietani di godere ancora dei pochi angoli di verde rimasti sulla loro splendida rupe?
Allego documentazione fotografica e copia dell'esposto.
Ringrazio per la cortese attenzione e porgo distinti saluti.

       Il responsabile della Sezione WWF di Orvieto
            Dott. Filippo Belisario

Pubblicato il: 12/01/2007

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